Alla vigilia del mio viaggio a Milano per vedere il mio caro Ed Sheeran (♥♥♥), dopo aver betato tutto ciò che doveva essere betato, rimando lo studio a sabato per occuparmi di una cosa che mi preme ben da lunedì 17. Non una cosa importante, chiaramente, per chi mi avete preso?
Sì, si tratta degli One Direction anche questa volta; sì, si tratta del nuovo album (da cosa l'avete capito? Il titolo, dite?) e, sì, sto per fare ironia a riguardo. Come sempre.
Avevo promesso (circa) una recensione al nuovo album e ora l'avrete; una recensione a modo mio però, ché di fare cose troppo sul serio non mi va e non sono capace. A puro scopo informativo, comunico che il mio giudizio attuale è frutto di una sola serata di ascolto. Ho aspettato il 17 per ascoltare quasi tutte le canzoni e poi mi sono affidata all'account Spotify ufficiale, visto che non mi piace spendere soldi scegliendo articoli alla cieca, soprattutto non i loro, che finiscono quasi sempre per deludermi. La cosa va specificata perché spesso mano a mano che ascolto le canzoni il mio giudizio cambia, sia su quelle che mi piacciono di meno sia su quelle che magari all'inizio mi sono piaciute di più. Oltre tutto, premetto la mia totale incompetenza in ambito musicale: non ho un'idea dei termini specifici e via discorrendo; si tratta di una serie di commenti del tutto personali e probabilmente anche piuttosto noiosi.
Alla fine della fiera, posso dire che l'entusiasmo da primo ascolto è un po' svanito mentre scrivevo questo post, che mi è rimasta in testa Act my age. Migliorano album dopo album, sperimentano, cambiano, ma alla fine ci ficcano sempre qualche canzonetta che grida allafinesiamosempreglionedirection da tutti i porti.
Se dipendesse da me, promuoverei l'album con un buon 8, senza pretendere sempre e comunque di metterli a paragone con i grandi musicisti.
Mi sono ritrovata ad apprezzare un sacco la voce di Harry in Four, nonostante in Midnight Memories avesse un po' perso, e idem per Liam. Mi hanno detto che è stato criticato Zayn relativamente alle nuove canzoni, ma personalmente non ne vedo proprio la necessità.
|
11/19/2014
#FOUR
Etichette:
come uscire dal fandom degli one direction?,
fandom,
FOUR,
harry styles,
Liam Payne,
louis tomlinson,
niall horan,
non ne uscirai mai,
one direction,
recensione?,
zayn malik
11/03/2014
Sull'amicizia a distanza (con un po' di farneticazioni nel mezzo)
Sono di nuovo qui a fare del moralismo (che poi non è moralismo, eh, sono riflessioni del tutto lecite). Ultimamente stavo preparando qualche post serio, ma alla fine non ne ho mai postato nessuno per evitare di spargere per il web le mie esperienze personali - perché, sì, sono una di quelle persone che si tengono per sé tutto ciò che le turba e le angoscia, senza voler a tutti i costi pesare sulle spalle degli altri e voler essere compatita. Se c'è qualcuno che voglio conosca i miei problemi, quel qualcuno è qualcuno a cui voglio molto bene e di cui mi fido da morire. Sembra strano, lo so, ma anche io ho degli amici.
Ho tanti amici, se contiamo quelli che conosco di persona e quelli online, e ora ho da dire la mia riguardo proprio a questo.Un rapporto, qualunque rapporto, si basa sulla condivisione. Condivisione di spazi, di tempi, di pensieri, di esperienze. Di rispetto, anche e soprattutto. Più c'è condivisione e più il rapporto è stretto. Non so, immaginate due insiemi intersecati: più materia si sposta nell'intersezione e più quelli saranno vicini all'identità - aw, che bella la matematica, quando studi Lettere! La realtà è che non distinguo più i rapporti a distanza da quelli a vicinanza (?) da un sacco di tempo, almeno da quando ho conosciuto alcune amiche di cui ora come ora non potrei fare a meno, proprio come di quelle che con un po' di sforzo posso vedere nel weekend. Perché loro, gente, sono persone proprio come tutte le altre. Certo, questo è vero, il rapporto che si instaura è diverso: le amiche a distanza conoscono la tua vita praticamente solo attraverso le tue parole (motivo per cui sono quasi sempre, per forza di cose, dalla tua parte), non possono darti suggerimenti oggettivi se tu non fornisci loro spiegazioni oggettive dei tuoi problemi, non possono abbracciarti, non possono venire con te in giro in centro il sabato pomeriggio e non possono partecipare in prima persona alla maratona di Harry Potter - maratona che se non ci sono loro non puoi fare, perché nessuno condivide la tua passione come loro. Con loro c'è una condivisione di esperienze diversa: con le amicizie a distanza, forse (forse!), è necessario meno impegno. Ecco, ci sono un paio di cose a riguardo che mi sento di dire con estrema sicurezza, se la pensate diversamente sarò lieta di discuterne.
Adesso la pianto, perché ho davvero straparlato (overwriting is the way, sometimes) troppo, ma credo che il mio punto di vista si sia capito.
Lunga vita alle amicizie a distanza, che vanno trattate con lo stesso rispetto delle altre, ma riordina le tue priorità se hai amici solo sul web, perché le due cose non sono intercambiabili - purtroppo o per fortuna. Se fossero intercambiabili, non sarei qui tutti i giorni a fantasticare su quanto sarebbe meraviglioso e semplice se potessi avere nella mia città - o anche a Bologna, per quanto io odi Bologna - tutti i miei amici a distanza.
Se pensate che abbia scritto un sacco di sciocchezze e volete provarmi che ho torto, potete scrivermi sui social, oppure commentare qui sotto.
|
Etichette:
"Quella ha bisogno di riordinare le sue priorità" (cit.),
amicizia a distanza,
badum tss,
blog,
facebook,
friendship,
ironia,
pay attention,
social network,
unpopular opinion
Iscriviti a:
Post (Atom)