11/19/2014

#FOUR


Alla vigilia del mio viaggio a Milano per vedere il mio caro Ed Sheeran (♥♥♥), dopo aver betato tutto ciò che doveva essere betato, rimando lo studio a sabato per occuparmi di una cosa che mi preme ben da lunedì 17. Non una cosa importante, chiaramente, per chi mi avete preso?
Sì, si tratta degli One Direction anche questa volta; sì, si tratta del nuovo album (da cosa l'avete capito? Il titolo, dite?) e, sì, sto per fare ironia a riguardo. Come sempre.
Avevo promesso (circa) una recensione al nuovo album e ora l'avrete; una recensione a modo mio però, ché di fare cose troppo sul serio non mi va e non sono capace. 
A puro scopo informativo, comunico che il mio giudizio attuale è frutto di una sola serata di ascolto. Ho aspettato il 17 per ascoltare quasi tutte le canzoni e poi mi sono affidata all'account Spotify ufficiale, visto che non mi piace spendere soldi scegliendo articoli alla cieca, soprattutto non i loro, che finiscono quasi sempre per deludermi. La cosa va specificata perché spesso mano a mano che ascolto le canzoni il mio giudizio cambia, sia su quelle che mi piacciono di meno sia su quelle che magari all'inizio mi sono piaciute di più. 
Oltre tutto, premetto la mia totale incompetenza in ambito musicale: non ho un'idea dei termini specifici e via discorrendo; si tratta di una serie di commenti del tutto personali e probabilmente anche piuttosto noiosi.


  1. Il primo brano, nonché primo singolo, è Steal my girl, probabilmente la canzone che mi piace di meno in tutto l'album. Continuo a chiedermi perché, se in repertorio hanno canzoni davvero belle, come primo singolo facciano uscire sempre quella più brutta. Come mi è stato fatto notare, però, fanno un sacco di soldi comunque, quindi immagino sappiano ciò che fanno. Qui abbiamo paninaro!Niall che dà il meglio di sé per mettere in mostra la buzzurraggine ("ahnnooooooo, ahnoooooo, foscioh!") e uno dei video più brutti e nonsense della loro carriera (secondo forse solo a quello di You and I), ma la smetto prima di offendere qualcuno. Smg per me è un grande NO - anche se, devo dirlo, è uno di quei grandi no che mano a mano che li ascolto diventano sempre più simili a dei "nì" e imboccano la strada verso il "Ma sì, dai", un po' come BSE. Tra le altre cose riascoltandola continuavo a guardare il cellulare, perché ogni tanto c'è un suono che mi ricorda la mia suoneria per gli sms... ma va be'. 
  2. La seconda traccia, invece, è Ready to run, che quando ho passato la lista dei suggerimenti alla mia amica ha meritato ben tre punti esclamativi. Mi è piaciuta fin dai primi secondi del primo ascolto, ha un buon sound, non è troppo bimbominchiosa e, sì, credo sia una delle mie preferite dell'album, nonostante non sia chissà che capolavoro. Ascoltandola ora per l'ennesima volta mi ha ricordato la sigla di non so bene quale cartone animato, ma comunque per me è sì.
  3. Il terzo brano è Where do broken hearts go, da cui mi aspettavo davvero davvero tanto, visto che quasi tutti - maledizione a Zayn - durante la livestream di google hanno ripetuto più volte quanto fosse più bella e la loro preferita e sole cuore amore. Quindi, come tutte le volte che mi aspetto tanto da loro, la canzone mi ha deluso. Perché, sì cavolo, mi aspettavo una ballad in stile Half a heart, che è l'amore, o una nuova Through the dark (che sono di certo le mie preferite tra le loro canzoni), e invece no. Concentrandomi sul testo, sì, ammetto che merita, ma sono fermamente convinta che si siano giocati male quella che sarebbe potuta essere una bellissima canzone, se solo fosse stata meno... meno dance. Con una versione acustica forse potrei ricredermi, ma--
  4. La quarta canzone è 18. Avevo letto commenti che la definivano "Ed Sheeran as fuck" e in effetti lo è davvero. È un piccolo capolavoro. C'è altro da dire? God bless Ed Sheeran e le voci di quei ragazzi. Riascoltandola in questo momento ho i brividi. 
  5. Girl Almighty, signore e signore, è il mio trash guilty pleasure di Four. Se non mi mettesse dannatamente di buon umore direi che è un no gigantesco, ma la trovo simpaticissima e nonostante oggettivamente direi che è una canzonaccia, non riesco a darle un giudizio negativo. 
  6. Già dalle prime note Fool's gold mi ha spinto in una vasca di feelings in cui sono remissivamente affogata. Non ho alcun dubbio nel dire che questa è probabilmente la canzone migliore di tutto l'album (forse persino un gradino sopra a 18, nonostante Ed). Mi ha commossa fin dal primo ascolto e se dovessi convincere qualche scettico a dare una possibilità a questi ragazzi, gli consiglierei di sicuro Fool's gold. Altro piccolo capolavoro.
  7. Night Changes a quanto pare è il prossimo singolo della band. È toccante e molto molto carina, anche se ogni volta che nel ritornello Harry canta "just how fast the night... " mi aspetto che continui con "ch- ch- changes" di David Bowie. A parte questo, ha qualcosa che mi ricorda qualche altra canzone che non riesco a identificare (come quasi tutti i loro brani), ma nel complesso è una bella canzone, indubbiamente toccante, uno dei migliori tra i loro lavori.
  8. No Control. Apprezzabile il tentativo di cantare con uno stile un po' diverso dal solito, anche se col ritornello ritornano (lol) inevitabilmente ad una onedirectionaggine incontrollabile. La trovo una canzone carina, anche se una di quelle che meno mi sono piaciute. Thumbs up per Niall e Liam all'inizio.
  9. Sono stata la prima, quando è uscita, a dire "ew, Fireproof". Riascoltandola dopo l'uscita di Steal my girl, invece, l'ho molto rivalutata. Il ritornello mi dà sui nervi e ci sono alcuni passaggi che ricordano Little Things e, uhm, Truly madly deeply, mi pare, comunque un'altra delle loro canzoni; ma le strofe sono un vero piacere da ascoltare e, cosa che non dico spesso, ho apprezzato parecchio il solo di Louis. Sì alla musica, sì a Harry, sì all'averla regalata al pubblico. NO all'autotune, o come diavolo si chiama quel cavolo che è, sulla voce di Zayn; NO.
  10. Spaces non è tra le mie preferite, ma è di certo tra le canzoni che mi hanno emozionato di più fin dal primo ascolto. Dopo la prima volta ha un po' perso la sua carica emotiva, ma comunque la considero un buon lavoro. Simpatico l'eco di Niall che si allontana sul finale, come a sottolineare lo spazio tra i due getting deeper and deeper.
  11. Su Stockholm Syndrome purtroppo blatererei un sacco, ma cercherò di contenermi. Ero molto prevenuta su questo brano prima ancora di ascoltarlo, soprattutto per via del seguito di ragazzine che, a quanto ho visto, hanno già le idee abbastanza confuso su cosa è romantico e cosa è inquietante, tipo lo stalking. Friendly reminder che il rapimento non è romantico e che la sindrome di Stoccolma è uno stato di fragilità mentale e psicologica che distorce la visione razionale dei fatti, fino a far sviluppare dei sentimenti positivi, fin anche l'amore, verso l'aguzzino. Poi, insomma, non sono un'esperta, ma wikipedia è mio amico e in ogni caso so che si tratta di una tematica delicata. Va be'. Tagliamo corto.
    Ero molto prevenuta nei confronti della canzone e ho provato ad ascoltare il testo sia pensando ad un episodio di rapimento, sia cercando di figurarmi una situazione normale in cui la prigionia sia solo una metafore e nel secondo modo sono riuscita ad apprezzarla di più, senza stare a ragionare troppo sul lato politically correct. In entrambe le versioni l'ho trovata comunque apprezzabile. Evviva il tentativo di cambiare e crescere!
    Alla fine della fiera, apprezzo molto il sound delle strofe, dopo il centesimo "baby look what you've done to me" inizio a stufarmi un po', ma nel complesso è una canzone abbastanza carina, accattivante e sicuramente catchy, proprio come gran parte delle loro. E va bene, e va bene, lo ammetto: è una bella canzone.
  12. Dopo questa, arriva Clouds, che è un'esplosione di onedirectionaggine assoluta, proprio come la successiva:
  13. Change your ticket. Sono entrambe orecchiabili, allegre, un po' troppo... dance? per i miei gusti, al punto quasi da farmi venire il mal di testa, ma comunque due canzoni simpatiche e carine. La seconda è probabilmente il seguito di Alive: dopo averle sussurrato le dolci parole suggeriste dal terapista sul balcone alla festa, il ragazzo dev'essersela portata a casa; qui si risvegliamo una mattina e nel cervello di lui è scattato qualcosina. Non commento il solo di Zayn per non diventare imbarazzante, lo trascrivo e basta: "don't play innocent, I know what you meant when you said you'd come over". 
  14. Illusion è da un lato una di quelle che mi è piaciuta di più, ma dall'altro quella di cui mi dimenticherò sempre. È carina, piacevole da ascoltare, ma l'argomento è trito e ritrito. Nonostante sia abbastanza orecchiabile, non mi lascia niente.
  15. Ora arriva Once in a Lifetime. Questa è senza dubbio nella mia top four di Four (LOL). Anche questa canzone mi ha toccata fin dal primo ascolto, mi ha fatto salire il groppo in gola e quasi commossa. È decisamente il mio genere di canzone, quindi, ehi, è ovvio che mi piaccia tanto. Non so se apprezzare o biasimare il fatto che la musica riecheggi da matti quella di The Only Exception dei Paramore -- uno dei miei brani preferiti ever. 
  16. E concludiamo in bellezza con Act my age: attacca con un tocco di Gioca Jouer ancora ben mascherabile, passa ad un mix tra il Pirates of the Caribbean Theme e il folk irlandese per poi approdare in qualche secondo di totale e assoluto Gioca Jouer e continuare con una catchy ed entusiasmante centrifuga di tutto ciò. Non è decisamente quello che ti consiglierei se mi dicessi di voler ascoltare del folk irlandese, ma è senza dubbio alcuno una gran bella canzoncina - canzoncina, sì - da ascoltare nei momenti no per lasciarsi strappare un sorriso o a squarciagola per irritare gli amici e contagiarli con la propria allegria. È una canzone molto Niall, sì. Una di quelle che merita di più di tutto l'album.
Alla fine della fiera, posso dire che l'entusiasmo da primo ascolto è un po' svanito mentre scrivevo questo post, che mi è rimasta in testa Act my age. Migliorano album dopo album, sperimentano, cambiano, ma alla fine ci ficcano sempre qualche canzonetta che grida allafinesiamosempreglionedirection da tutti i porti.
Se dipendesse da me, promuoverei l'album con un buon 8, senza pretendere sempre e comunque di metterli a paragone con i grandi musicisti.
Mi sono ritrovata ad apprezzare un sacco la voce di Harry in Four, nonostante in Midnight Memories avesse un po' perso, e idem per Liam. Mi hanno detto che è stato criticato Zayn relativamente alle nuove canzoni, ma personalmente non ne vedo proprio la necessità.





11/03/2014

Sull'amicizia a distanza (con un po' di farneticazioni nel mezzo)


Sono di nuovo qui a fare del moralismo (che poi non è moralismo, eh, sono riflessioni del tutto lecite). Ultimamente stavo preparando qualche post serio, ma alla fine non ne ho mai postato nessuno per evitare di spargere per il web le mie esperienze personali - perché, sì, sono una di quelle persone che si tengono per sé tutto ciò che le turba e le angoscia, senza voler a tutti i costi pesare sulle spalle degli altri e voler essere compatita. Se c'è qualcuno che voglio conosca i miei problemi, quel qualcuno è qualcuno a cui voglio molto bene e di cui mi fido da morire. Sembra strano, lo so, ma anche io ho degli amici. 
Ho tanti amici, se contiamo quelli che conosco di persona e quelli online, e ora ho da dire la mia riguardo proprio a questo.
Un rapporto, qualunque rapporto, si basa sulla condivisione. Condivisione di spazi, di tempi, di pensieri, di esperienze. Di rispetto, anche e soprattutto. Più c'è condivisione e più il rapporto è stretto. Non so, immaginate due insiemi intersecati: più materia si sposta nell'intersezione e più quelli saranno vicini all'identità - aw, che bella la matematica, quando studi Lettere! 
È per questo che distinguo le amicizie che ho instaurato di persona da quelle che mantengo tramite la tecnologia. Credo sia una verità universalmente riconosciuta - se esistono realtà universalmente riconosciute - che per quanto un'amicizia online sia importante, di supporto, sempre di compagnia, sia a conti fatti meno... meno diretta? meno d'aiuto? meno... no. Meno niente, è un'amicizia come tutte le altre, ma manca di fisicità. Quando c'è di mezzo la distanza, si sente tanto la mancanza di qualcuno, si desiderano abbracci che difficilmente arriverebbero, si desidera avere al proprio fianco persone in certi momenti, persone che purtroppo non possono esserci. Sono stata da entrambe le parti - sono stata sia quella che aveva bisogno sia quella di cui si aveva bisogno -, quest'anno sono arrivata a desiderare di poter invitare al mio compleanno persone che abitano tra i 200 e i 500km di distanza da me, perché sono certamente tra le persona a cui sono più affezionata al mondo. 
La realtà è che non distinguo più i rapporti a distanza da quelli a vicinanza (?) da un sacco di tempo, almeno da quando ho conosciuto alcune amiche di cui ora come ora non potrei fare a meno, proprio come di quelle che con un po' di sforzo posso vedere nel weekend. Perché loro, gente, sono persone proprio come tutte le altre. Certo, questo è vero, il rapporto che si instaura è diverso: le amiche a distanza conoscono la tua vita praticamente solo attraverso le tue parole (motivo per cui sono quasi sempre, per forza di cose, dalla tua parte), non possono darti suggerimenti oggettivi se tu non fornisci loro spiegazioni oggettive dei tuoi problemi, non possono abbracciarti, non possono venire con te in giro in centro il sabato pomeriggio e non possono partecipare in prima persona alla maratona di Harry Potter - maratona che se non ci sono loro non puoi fare, perché nessuno condivide la tua passione come loro. Con loro c'è una condivisione di esperienze diversa: con le amicizie a distanza, forse (forse!), è necessario meno impegno. 
Ecco, ci sono un paio di cose a riguardo che mi sento di dire con estrema sicurezza, se la pensate diversamente sarò lieta di discuterne.

  • Il consiglio che voglio darvi è di non basare i rapporti (quelli a distanza, ma in generale nessun rapporto) sul bisogno, non solo sul bisogno. Le necessità si suppone che si spengano dopo un po', o che vengano soddisfatte, e allora cosa ne sarà del vostro rapporto? Ci può stare il bisogno, ma servono altre cose: servono chimica e intesa, serve confidenza, servono fiducia e rispetto e sane risate a indicare che "insieme" si sta bene.
    Cercate di condividere, di dare e ricevere in maniera più o meno eguale, di alimentare un rapporto se ci tenete.
    Non trasformate l'amico in un diario segreto, non trasformatelo in un oggetto inanimato che deve ricevere passivamente il vostro fiume di parole. Non sommergetelo con i vostri problemi e pensieri e considerazioni senza mai curarvi di quelli che sono i suoi problemi e pensieri. Ci vuole reciprocità - e con questo non voglio dire che se l'altro è uno che non si apre con voi, voi dovete per forza fare lo stesso, dico solo di non esagerare e di tenere in considerazione il fatto che anche l'altro, magari, ha qualcosa da dire, che sia importante o meno; forse vuole raccontarvi della sua serie tv preferita e non solo ascoltare continuamente lamentele su quanto vostra mamma via antipatica perché non vi lascia uscire il sabato sera. Sfogarsi va benissimo, ma non siate egoisti. Se lo siete di natura, almeno provateci o rendetevene conto. 
  • Se ne avete la possibilità (con le dovute attenzioni: non correte a casa del primo che vi contatta, insomma, per info qui sul blog da qualche parte c'è un post sulla sicurezza sul web) incontrate il vostro amico a distanza. Non abbiate paura di avvicinarvi e annullare la distanza: se è una vera amicizia, se è stata alimentata bene, il giorno in cui vi incontrerete non ci sarà imbarazzo né disagio, ma sarà come ritrovare un amico "di tutti i giorni". 
  • Nonostante tutto ciò, nonostante possa essere bellissima, tenete ben presente che l'amicizia a distanza non sostituisce un'amicizia "a vicinanza". E su questo non transigo.
    Se non hai nessuno con cui condividere la tua vita vicino a te, ma ventimila amici online (e a una distanza che non è semplice coprire spesso), c'è comunque qualcosa che non va, sei comunque - scusa se sono così antipatica da dirlo - solo. Non devi avere per forza un migliore amico, una persona per cui daresti la vita - anche se credo che a pensarci bene sia davvero davvero davvero difficile non stringere legami con nessuno in assoluto nel posto in cui si vive - ma almeno un amico mediocre, o anche solo un conoscente con cui per abitudine passi un po' di tempo nel corridoio della scuola o alla fermata del bus - comunicando, ovviamente, magari di argomenti neutri. Se non ce l'hai, cercalo, diavolo. Provaci, mettiti in gioco - tanto cos'hai da perdere?
    Sono la prima a sostenere il "pochi ma buoni", ma si ha bisogno di amici (almeno un amico) con cui condividere la vita di tutti giorni, amici da abbracciare, se ti va, o con cui ridere vedendo il gatto che inciampa nel tentativo di saltare sul tavolo.
    Il problema dell'amico a distanza è che non può farti compagnia concretamente nella maggioranza dei casi, anche se magari darebbe un rene per poterlo fare.
    Non voglio dare consigli di vita dicendo questo, invito solo ad una presa di coscienza: sono amici, ma sono a distanza; concretamente se non hai amici vicini, sei solo. Sono contraria a quest'idea secondo cui è la stessa cosa avere un amico vicino o lontano: non è la stessa cosa proprio per niente. Ovvio, è sempre un amico, ma tanto per cominciare non è qualcuno che deve sopportarti dal vivo tutti i giorni, non deve sopportare le tue pedate di fango nel corridoio di casa, non deve vedere che tutte le volte che gli prepari il tè ne lascia due dita nella tazza e tu devi buttarlo - che rabbia - e non devi sorbirti i programmi che più ti annoiano quando lui monopolizza il telecomando (o, peggio, la radio). Perché anche tutto questo è amicizia, eh. 
    Dal punto della sopportazione dei difetti l'amicizia a distanza è più facile da gestire, ma d'altro canto è molto più difficile da gestire dal lato della compagnia e della presenza. Gli amici a distanza ci sono sempre quando hai bisogno di parlare, ma non possono farci niente quando hai bisogno di un abbraccio (non per colpa loro, eh).
Adesso la pianto, perché ho davvero straparlato (overwriting is the way, sometimes) troppo, ma  credo che il mio punto di vista si sia capito. 
Lunga vita alle amicizie a distanza, che vanno trattate con lo stesso rispetto delle altre, ma riordina le tue priorità se hai amici solo sul web, perché le due cose non sono intercambiabili - purtroppo o per fortuna. Se fossero intercambiabili, non sarei qui tutti i giorni a fantasticare su quanto sarebbe meraviglioso e semplice se potessi avere nella mia città - o anche a Bologna, per quanto io odi Bologna - tutti i miei amici a distanza. 
Se pensate che abbia scritto un sacco di sciocchezze e volete provarmi che ho torto, potete scrivermi sui social, oppure commentare qui sotto.



10/12/2014

Problemi con l'impaginazione delle storie - Tutorial

Chiedo scusa se per l'ennesima volta mi permetto di dare consigli agli altri su come usare efp, ma quel sito ha assorbito la mia vita per molti lunghi anni e ora sono (se mi permettete di definirmi tale) un'esperta. Oppure, cosa che probabilmente rende meglio l'idea, qualcuno che ha perso tantissimo tempo a litigare con l'editor e facendo ricerche ed esperimenti alla fine ha imparato ad usarlo. 
Oggi mi sono presa la mattinata libera dallo studio e quindi ho ben pensato di scrivere un post per il blog. La mia idea iniziale era quella di parlarvi di Blaise Zabini, ma poi ho preferito optare per qualcosa di più utile, visto che se ne è presentata l'occasione.
I due tutorial che volevo sottoporvi sono:

  1. Come evitare che efp divida il mio testo in paragrafi diversi ad ogni "a capo" (ovvero, come evitare che ad ogni a capo corrisponda una linea vuota/bianca).
  2. Come impostare il testo centrato e perché è meglio evitarlo.
Quindi, se vi interessa, troverete qui le istruzioni per risolvere questo problema. 

Tutorial #1 - Come evitare la divisione in paragrafi ad ogni a capo

Innanzitutto, giusto per essere chiari, la situazione a cui mi riferisco è questa, in cui ad ogni a capo corrisponde una spaziatura, una riga bianca di divisione paragrafo:


Chiedo perdono per la nerdaggine dell'esempio, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente (dritto dritto da wikipedia). Cliccando sulla foto, dovrebbe espandersi e vedersi meglio. 

E quello che vogliamo ottenere, invece, è questo:


Dunque, modificare l'impaginazione in questo modo è molto semplice. 

  1. Per prima cosa, incollate il vostro testo nell'editor di efp. (Non credo sia necessario specificare che i capitoli non vanno mai scritti direttamente lì, perché la sessione potrebbe scadere da un momento all'altro e tutti verrebbe cancellato.) Se volete il testo "tutto attaccato" (ovvero senza righe bianche superflue), dovete seguire questo procedimento prima di apportare qualunque modifica al testo, perché il formato che andremo a selezionare elimina tutti gli allineamenti del testo. Non preoccupatevi per corsivi, grassetti, eccetera: quel tipo di formattazione non verrà modificato. Tutto il testo, in compenso, verrà momentaneamente allineato a sinistra - per questo, se dovete allineare a destra la dedica o una citazione, centrare il titolo o qualunque altra cosa, vi consiglio di farlo a lavoro finito, perché altrimenti dovrete farlo due volte.
  2. Selezionate tutto il testo.
  3. Ora guardate gli strumenti che ci offre l'editor: nell'ultima riga di pulsanti, quella più in basso, trovate quattro caselle con su scritto "Stile", "Formato", "Carattere" e "Di..." (che ovviamente sta per "Dimensione"). Cliccando su "Formato" vi si aprirà un piccolo menu a tendina.
  4. Scorrete il menu verso il basso e cliccate sull'ultima voce: "Paragrafo (DIV)". 
A questo punto dovreste avere ottenuto il risultato richiesto: dal testo saranno sparite le linee vuote inutili. Solo quelle inutili e involontarie: se avete premuto invio due o più volte su word (o OpenOffice o qualunque programma di scrittura usiate) proprio per separare un paragrafo da un altro, troverete comunque lo spazio desiderato. Per dirla in maniera semplice: il formato "Paragrafo (DIV)" rimuove una sola spaziatura, quindi se voi siete andati a capo due volte, una riga bianca rimarrà comunque (in caso vogliate rimuoverla, dovrete procedere manualmente cancellandola).



Tutorial #2 - Come centrare il testo e perché efp lo sconsiglia

Da qualche tempo va tanto di moda su efp, e devo dire che persino a me piace, quello che comunemente chiamiamo "testo centrato". Si tratta fondamentalmente di una colonna in cui il testo viene inserito e di solito viene fatta utilizzando una semplice tabella con il bordo di 0 pixel, quindi invisibile. E da qui dovreste già aver capito tutto quello che c'è da capire, ma un po' più in basso lo espliciterò comunque. 
Quello che vogliamo ottenere è questo: 

Poi c'è chi all'interno della colonna giustifica il testo e chi invece lo lascia allineato a sinistra.

Partiamo con lo spiegare il perché efp sconsiglia questo formato.
Il problema sta nella visualizzazione da cellulare: visualizzando una storia su efp dal cellulare, in un modo che non so esattamente quale sia, il testo si posiziona automaticamente in una colonna proprio come quella, posizionata sulla sinistra, in modo che sia più facile leggere senza dover scorrere a destra e a sinistra per poter vedere tutta la riga. 
Impostando il "testo centrato" si impone al testo una certa larghezza (quella che ho inserito io qua sopra è di 300 pixel, che, stando a quel che dice efp, è la grandezza più grande che un elemento possa raggiungere perché sia interamente leggibile dal cellulare senza dover scorrere verso destra).
Dunque, se per esempio si imposta un formato di 500 pixel, l'utente per poter leggere circa metà del testo dovrà invece spostarsi verso destra - problema che a quanto ho capito si ha solo/soprattutto leggendo da un iPhone.
Spero che il problema si sia capito. Insomma, siccome noi non facciamo discriminazione, io vi insegno a mettere la tabella della larghezza di 300 pixel, che è quella che piace ad efp.

Dunque, come procedere?


  1. Il primo passo è copia-incollare il testo nell'editor di efp e sistemarlo come più ci piace. Quando avremo finito, creeremo la nostra tabella.
  2. Sempre tra gli strumenti, troveremo il simbolo per l'inserimento della tabella, ovvero quello evidenziato:
  3. Cliccandoci su, si aprirà una scheda come questa, che andrà poi compilata.

  4. Come si nota dalla mia bruttissima freccia rossa, è fondamentale impostare "0" come Dimensione Bordo, se vogliamo che esso sia invisibile. (Se proprio volete che il contorno della tabella si veda, io comunque non metterei più di 1.)
  5. Come è evidenziato nell'immagine, è importante che la larghezza sia di 300 pixel, per il problema che ho spiegato poco fa. Nessuno vieta di creare tabelle più sottili, ma credo che già di questo formato sia abbastanza piccola, ecco. 
  6. Se nel campo di "Allineamento" selezionate "Centrato", significa che la colonna si troverà al centro della pagina, proprio come nella figura che vi ho messo io inizialmente. Potete naturalmente posizionarla anche a destra o a sinistra (molto meglio a sinistra, secondo il mio modesto parere).
  7. Quando avete finito premete "OK" e il gioco è fatto.
Chiaramente nessuno vi impedisce di sperimentare nuovi formati di tabella: potete organizzarla come più vi piace ed evviva l'originalità, questo è solo un esempio piuttosto semplice.
Spero di esservi stata d'aiuto!

9/19/2014

Cronache di un risveglio scioccante (che non si scrive shockante)


Correva (troppo) il mese di Settembre dell'anno 2014, quando la giovane fangirl si svegliò al riparo della sua accogliente e incasinata camera da letto, celata al mondo da un pesante piumone con su stampati i cuccioli della Carica dei 101. Dopo un consono periodo di rotolamento sotto le coperte nella speranza di riprendere sono e non svegliarsi prima del 25 Dicembre, la giovane fangirl comprese che c'era poco da fare, se non decidersi a dare il buongiorno al mondo e alzarsi da quel letto. Ma lei, in effetti, non ne aveva per nulla voglia. 
Quindi recuperò il cellulare dal comodino e controllò le notifiche in sospeso - nessuna, con suo sommo disappunto. Decise quindi che, non avendo altro da fare (se no si contava il libro di Glottologia che la guardava dalla scrivania), quello doveva essere il momento giusto per scegliere una nuova suoneria, visto che l'opening di Sherlock, non si sa bene perché, partiva sempre a volume troppo basso per poi metterla in imbarazzo in pubblico con un volume eccessivamente alto. Quindi, si diceva: cambiamo. 
Aprì il lettore mp3 del sistema Android, cominciò a scorrere tra le canzoni, per sbaglio ne fece partire una, ma poco male. 
Oh, ehi, un momento: che cos'era quel nuovo simbolino in alto a sinistra, accanto al titolo della canzone? Da quando si era aggiornato il lettore musicale? Senza pensarci due volte, sfiorò il simbolo e aspettò che accadesse qualcosa. Niente, non accadde proprio nulla, quindi sbuffò e cambiò canzone.
Fu in quel momento che in lontananza, proveniente da chissà quale casa dei vicini -come al solito! Mai che ascoltino la musica a volume moderato! -, le note iniziali di Alive degli One Direction.
Ora, mi prendo un attimo per dare delucidazioni a proposito, in caso qualcuno non conoscesse questo piccolo capolavoro, per aiutarvi a comprendere la sua perplessità. La prima cosa che c'è da sapere è che quel brano è tutto fuorché un capolavoro: è il trashissimo. Parla di questo ragazzo che non sa contenere i suoi istinti sessuali; la madre lo spedisce dal terapista che gli dice: "Hey, it's alright. Does it make you feel alive? Don't look back, live your life, even if it's only for tonight" (e sì, sì, io la so a memoria. Don't judge). Quindi, be', questo va ad una festa, incontra una tipa, se la porta sul bancone e le fa chissà quale proposta indecente. Lei per un attimo vorrebbe morire di imbarazzo, poi si accorge di avere di fronte il suo idolo e dice "be', sì, magari, ma i miei amici cosa direbbero?". Quindi lui pensa bene di ripetere la frase con cui è stato incoraggiato dal terapista e lei dice: "Be', insomma, se l'ha detto il terapista...". Quindi "Braccio... gamba... sono tua!" (Dieci punti a Grifondoro per ogni persona che riconosce la citazione!)
Dicevamo, non è proprio il genere di canzone che ascolterebbe una coppia di cinquanta/sessantenni, per quanto interessati alla musica moderna, no? Sicuramente questi non andrebbero ad ascoltare le canzoni più trash degli One Direction, ecco. 
La giovane fangirl, dunque, si sorprese e stoppò la canzone per ascoltare meglio quell'eco lontano, nella speranza di scoprire di essersi sbagliata, ma proprio in quel momento la musica si fermò anche presso l'abitazione dei vicini. Strano, direte voi. Pazzesco, disse lei.
Seguì un breve momento di sconcerto, durante il quale per un attimo la giovane fangirl si sentì colpevole dell'accaduto, ma poi allontanò il senso di colpa a suon di "Naaah, ma ti pare?". 
Decise di non pensarci più e di continuare nella sua ricerca di una suoneria; tornò al menu principale e cominciò a scorrere, cliccando di nuovo, per errore, su una canzone. Al che: "MAMAAA TOLD ME NOT TO WASTE MY LIFEE", anche quella canzone partì amplificata chissà dove e lei, nel panico, la stoppò. A questo punto, si disse, era davvero troppo per essere una coincidenza. I casi erano due: a) i vicini avevano decisamente abbassato il livello della loro cultura musicale, espandendo i loro interessi a One Direction e Little Mix, o b) il suo telefono si era connesso a chissà quale cassa e ora lei stava manipolando lo stereo di qualcuno tramite il cellulare. Opzione che, forse, avrebbe potuto spiegare il motivo per cui improvvisamente i comandi del lettore musicale erano così differenti dal solito.
Non restava che capire come fosse successo e, soprattutto, nello stereo di chi si fosse intrufolata. Il primo pensiero ottimista fu che fosse il suo stesso stereo, ma quello al piano di sotto, in salotto. Poi si ricordò che lo stereo in salotto non c'era più da più di un anno, quindi non poteva essere. Ma allora, senza ombra di dubbio, doveva essersi connesso con quello della sua macchina. Certo, sarebbe strano se in una macchina vuota si accendesse da solo il lettore musicale ad un volume così alto da essere perfettamente udito persino da lei, in quel bunker antiatomico che chiamava camera da letto. 
Per sfizio, decise di riprovare a far ripartire la musica, perché proprio non riusciva a crederci. Attestato che, sì, stavano di nuovo cantando le Little Mix chissà dove, si alzò di corsa dal letto e si precipitò al piano inferiore alla ricerca di un aiuto competente: suo fratello di quindici anni. Tentò di nuovo a far partire la musica e, finalmente, capì che proveniva dal televisore del salotto. Il che, signori e signore, fu per lei un immenso sollievo: almeno non stava sparando musica un po' ew a casa di altra gente. Quindi corse alla ricerca di suo fratello, che scoprì essere al gabinetto, e si spalmò sulla superficie della porta chiusa come solo una giovane fangirl disperata e spaventata saprebbe fare.
"Nomeeeee, Nomeeee! Ho bisogno di aiuto!"
E il fratello, un po' preoccupato (?), rispose: "Che vuoi?"
E la giovane fangirl, piagnucolando: "Ho fatto partire la musica sul telefono, ma non esce dal telefono, esce dal televisore e io non posso ascoltarla sul telEFONO, AIUTAMIIIIIII".
"L'hai connesso all' X Box, cretina".
Oh. Oh, e come?
"L'X Box si connette a tutti gli smartphone nei paraggi".
Oh! OH!! Ecco che cosa significava quel "connessione in corso" comparso dopo aver pigiato il simbolino in alto a sinistra nel lettore musicale. Fu a quel punto che, pigiato nuovamente il tasto, la giovane fangirl liberò il televisore dal suo incantesimo e poté tornare ad ascoltare musica spazzatura senza necessariamente imporla ad altri.

Ora però, data fangirl, potrebbe star fantasticando sulla possibilità di connettersi all'X Box di sconosciuti e spaventarli facendo partire musica spazzatura. O, anche meglio, la registrazione di "I am fire, I am death" o "There you are, thief in the shadows!". 
Plottando attacchi di cuore, insomma.

9/09/2014

Cronache di un bisticcio tra fratelli che manda in fumo due anni di lavoro di mamma


Dite quello che vi pare, ma essere madri è dura. Ve lo dice una che ha due gemelli (Sammy Asus e Microsoft Windows)  di ormai due anni e un piccolo Samsung Android coi tasti (aw, bellino) di nome Donald.
Ora, chi come me ha figli, sa il lavoro di madre non sempre è facile. A volte Donald corre da me piangendo, implorando nutrimento - e, insomma, come si fa a negargli la presa di corrente? - oppure chiede un po' di soldi (dodici maledettissimi euro per uscire con quella spocchiosa di Vodafone - che, tra l'altro, se la fa con un sacco di altri telefoni, ma lui è testardo e convinto di essere l'unico per lei). Non è semplice, no, bisogna occuparsi di loro, assicurarsi che non collassino per l'eccessiva stanchezza, rifocillarli, tenerli puliti e asciutti e soddisfare i loro capricci, se vuoi che ogni tanto loro ti diano retta. 
L'ultima mia avventura riguarda i gemelli, Sammy e Mic. Devono avere litigato tra loro, questa volta davvero non conosco le dinamiche, ma so che ne hanno combinata una così grossa da avermi lasciato con un palmo di naso di fronte alla desolazione di Smaug.
Dicevo, non conosco bene le dinamiche della faccenda, ma posso intuire qualcosa, grazie alla competenza filologica che ho acquisito durante questo primo anno d'università - hah, ma quale competenza, che non ho ancora dato l'esame?  
Dev'essere tutto iniziato con un semplice bisticcio tra fratelli, poi si è passati ai dispetti, finché Sammy non ha deliberatamente deciso di disconoscere Microsoft (ovviamente nominato così in onore di Mycroft Holmes: essendo il mio Mic un po' più "soft(ware)", ho pensato di manipolare leggermente il nome).
Capite anche voi che non è facile vivere quando due dei tuoi figli decidono di disconoscersi a vicenda, no? Non abbiamo sostenuto la situazione più di un giorno, abbiamo subito portato i ragazzi da un professionista. E, sì, lo so, lo so, non posso spedire i miei figli dall'analista ad ogni intoppo, ma vi assicuro che questa volta ho imparato la lezione.
A quanto pare, Sammy e Mic hanno discusso a lungo con chi di dovere e hanno deciso che la colpa dei loro problemi altri non era che... me. Cioè. Io. Io che mi prendo cura di loro ogni singolo giorno della mia vita, che ho dato loro la vita e tutto il mio amore, decidono che l'unica causa della loro discordia sono io. 
Come se questo non fosse uno smacco abbastanza grande, poi, il terapista ha ben pensato di sottoporre loro una tecnica sperimentale molto promettente: sfogare tutto il loro rancore su qualcosa di inanimato. Ovviamente loro, in maniera molto gentile, hanno pensato di distruggere tutti i progetti a cui la loro mamma aveva lavorato negli ultimi due anni: al diavolo tutte le foto dei momenti felici, le canzoni con cui ci culla la notte, le storie con cui ci dà la buonanotte (!!!!!!!!), al diavolo le sue dispense per l'università e ogni singolo programma che troviamo! Al diavolo tutto!
Ora sono qui e vi scrivo direttamente dalla desolazione di Smaug. Evidentemente a forza di ripetere "I am fire, I am death" mi sono portata sfiga e ora mi trovo di fronte ad un deserto di distruzione.
Definiamolo l'inizio di una nuova era, mentre imprechiamo tra i denti per i danni subiti. Com'è bello essere madre.

7/24/2014

What about (no,) Harry!?


AAA CERCASI PAROLE PER SCRIVERE QUESTO POST SULLA TOTALE INADEGUATEZZA DI HARRY STYLES NEL VESTIRSI IN QUALUNQUE OCCASIONE ECCETTO IL MATRIMONIO DELLA SUA STESSA MADRE !
Io di moda non ci capisco niente, quindi lascio che si commenti da solo.



(Zorro Harry Styles on Johannah's wedding)

 Harry Styles su una spiaggia californiana  at the Teen Choice Awards last year 
(in doppia mise, non si sa bene perché)

(Princess Harry Styles on his birthday)

 (Princess Harry Styles imbarazzato da se stesso 
at his own movie's premiere)


(Harry Styles at his own mum's wedding - e, Jeez, immagino che Gemma abbia dovuto minacciarlo di evirazione  per convincerlo a vestirsi decentemente.)

Comunque, signore e signori, non so voi, ma io lo adoro anche per questo. 

Vi lascio con una citazione dalla fanfiction di anqis che mi ha ispirato questo post - grazie, Anqi! - perché esprime bene il succo del discorso che non ho fatto, ma avrei voluto fare.
Da "Lasciarsi andare":

"Dio, che noia che sei" commenta infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni, cominciando però ad avviarsi. È costretto a fermarsi, richiamato dalla voce della sorella. "Louis."
"Cosa?"
"Harry."
Serra le labbra. "Lo so, mi sarei offeso se non fosse venuto" dice stringendosi nelle spalle sottili.
Lottie sorride con lo sguardo basso, scuotendo poi la testa. "Non è questo" spiega azzardando qualche passo. A spalla contro spalla, sorride negli occhi azzurri del fratello maggiore. "È inguardabile."
Le sposta una ciocca chiara oltre la spalla, sorridendo alla pelle nuda. "Non riesco nemmeno a fingermi offeso: era scontato."




7/14/2014

Fandom confessions parte 1: RPFandom


Quindi, niente. Dovrei scrivere ma non ne ho voglia, quindi ne approfitto per confessarmi un po' -- e quale luogo migliore di questo blog? 
È una di quelle volte in cui mi piacerebbe avere un po' di feedback e leggere le vostre "risposte" nei commenti, ma non mi metterò a piangere in caso contrario. 
Ah, premetto: ci saranno fandom confessions molto random, toccheranno diversi fandom, ma per lo più quelli che mi hanno occupato nell'ultimo periodo.
Quindi non ci liberiamo degli One Direction nemmeno questa volta, no. 



#One Direction
  • Le foto Zerrie del compleanno di Perrie, che stanno girando in questi giorni, mi uccidono. Sono bellissime, sono bellissimi sia oggettivamente che soggettivamente, ma, ehi, anche io ho una crush e rosico da matti perché voglio uno Zayn Malik anche io.
    (Prendetevi un momento per notare l'articolo: uno Zayn.)
  • Mi piace dire che sto abbandonando il fandom e avevo promesso che l'avrei fatto dopo il concerto, ma non è così. Ho in cantiere ancora due - almeno - one shot, di cui una quattro mani. L'unica che ancora si spaventa di fronte a quello che ormai è il mio mantra - "Basta, mollo il fandom!" - è Aries-chan. :3
  • Non è vero che odio Liam Payne, anche se lo dico continuamente: il punto è che in realtà mi piace, ma ho avuto delle difficoltà ad accettare il suo cambiamento estetico - insomma, è finito OOC e tutti odiano l'OOC non segnalato! Di fatto ora che è un po' più tondo (anche se lo preferivo tonto) non mi dispiace più.
  • Per quanto riguarda Harry Styles... no, non c'è niente da fare: è brutto davvero. Non dico che sia un cesso con le gambe, per carità: a me non piace. Può sicuramente piacere, perché ha un certo fascino (forse, se ti impegni per vederlo), ma no, non è oggettivamente bello. Louis Tomlinson è oggettivamente bello, Chris e Liam Hemsworth sono oggettivamente belli, Harry Styles è semplicemente "Harry Styles". 
  • Nonostante ciò che ho appena detto, se dovessi scegliere il mio futuro marito tra uno di loro cinque, sarei indecisa tra Niall Horan e Harry Styles, che sono anche i due che esteticamente mi piacciono di meno. Semplicemente perché mi sembrano belle persone, più degli altri, e mi stanno più simpatici -- mica posso sposarmi uno bello ma noioso, no? (Mi dispiace, Zayn, sarà per la prossima vita.)
  • Questo fandom mi ha trasformato in una bimbaminchia come tutte le altre, ma con una vena drammatica molto meno accentuata. 
  • A ME LE FANFICTION SESSO-CENTRICHE FANNO SCHIFO, sia in versione slash che in versione het. Quindi, diamine, sfornate qualcosa di originale e con una merda di trama che non giri intorno agli ormoni della protagonista - se volete che la legga io, altrimenti fate quello che vi pare.
  • Sono sconcertata dal fatto che solo le autrici di storie slash sappiano sfruttare bene gli AU e i prompt. Per dire, perché non ho ancora trovato una geniale AU con Batman!Liam e una donna, invece che Robin!probabilmenteZayn? Potete scrivere cose fighe anche sul fronte het, lo sapete?
  • Gli One Direction mi hanno mostrato il lato slash del mondo delle fanfiction, mi hanno portato all'apice della mia follia da slasher e mi hanno spinto back sul fronte het - per esasperazione sia mia che loro, probabilmente. 
  • Non riesco più a creare personaggi senza paragonarli mentalmente a qualcuno dei "miei" (inteso "quelli delle mie fanfiction") One Direction. Per questo li odio e temo di non riuscire mai più a scrivere originali.
  • Mi rendo conto di seguirli solo perché sono belli e simpatici; la loro musica mi piace solo di riflesso, come mi piacerebbe quella di mio fratello, se lui facesse musica. Le loro canzoni che trovo DAVVERO belle sono pochissime, per lo più mi stanno simpatiche o mi piacciono le loro voci in qualche passaggio. 
  • Adoro le canzoni in cui fanno le figure degli sfigati. Ruolo che di solito tocca a Niall, quindi tanto amore per lui; quella che più mi mette il buon umore è di fatti I would - perché back in my head we were kissing, I thought things were going alright, with a sign on my back saying "kick me", reality ruined my life
  • Comunque continuo a credere che Harry sia bisessuale, Larry o non Larry. E, no, non sono una Larry shipper, so distinguere la realtà dalle fanfiction e li shippo solo nel secondo ambito.
  • Liam Payne è Winnie Pooh. 
  • Ziall, Zouis e Narry sono le mie BROtp. 
  • Liam Payne è un bambino felice e la sua ragazza è la brutta coppia di Lana del Rey.

 #5SOS
  • Le canzoni dell'album che ho ascoltato - e non le ho ascoltate proprio bene tutte - non mi piacciono  molto. 
  • Luke ha la faccia da opossum ed Ashton è una scimmia, un po' come Harry -- ciò non toglie che siano entrambi ben guardabili. 
  • Ho un debole per Michael Clifford e di solito preferisco parlare di questo che non per la mia mega-crush su Zayn Malik. Okay, l'ho detto. Quanti non lo sapevano? Forse solo quelli che non mi hanno mai parlato. Okay.
  • All'inizio seguivo solo Michael su twitter e mi rifiutavo di farmi coinvolgere dal resto della band, poi mi hanno conquistato coi loro keek.
  • Oltre tutto, shippavo Michael con Harry prima ancora di ascoltare una singola canzone dei 5sos ed ero fermamente convinta che tra loro ci fosse davvero del tenero; continuo a shipparli, ma ora in modo platonico - cioè, non ti verrò a dire "Mirry is real, bitch1!1!!" semplicemente perché non ci credo più nemmeno io, ma all'inizio ne ero convinta.
  • Non shippo coppie slash all'interno dei 5sos, ma adoro le bromance Mashton e Cake. Ma Michael anche con me, eh. 

#Attori
  • Adoro Mark Ruffalo e lo trovo estremamente tenero e voi non potete capire quanta voglia io abbia di strizzargli le guanciotte (?) e abbracciarlo. È l'uomo della mia vita, non importa se ha l'età dei miei genitori. 
  • Vale lo stesso per Martin Freeman, salvo che non gli strapazzerei le guance, perché no.
  • Ho una cotta per Will Smith da quand'ero piccolissima e lo stesso vale per Leonardo Pieraccioni, che in quanto ad essere l'uomo della mia vita addirittura supera Mark Ruffalo - che poi, scusate, è pure toscano! 

#Cantanti
  • Questa potrebbe essere imbarazzante: a tredici anni ero convinta che i Jonas Brothers - mia band preferita, di cui ho pure comprato un cd e so ancora qualche canzone a memoria - fossero una rock band. 
  • In... seconda media, credo, nella mia città c'è stato il concerto di una radio locale e si sono esibiti due cantanti di cui al momento nemmeno ricordo il nome, ma comunque erano quelli che su Disney Channel cantavano la versione italiana di "this is me", da Camp Rock, ed ero così esaltata come non lo sono stata nemmeno quest'anno al concerto degli One Direction. Ho persino ritrovato una testimonianza sul mio diario di scuola che diceva qualcosa come "Ho visto i miei cantanti preferiti, la giornata più bella della mia vita!". E vi giuro che non ricordo nemmeno che faccia abbiano questi due.
  • Olly Murs è un amore e dovete amarlo tutti come lo amo io. Lo amo dalla prima volta che ho visto il video di Troublemaker, ho subito deciso che lui sarebbe stata la mia prossima crush.
  • Ed Sheeran è un orsetto/micio gigante e nemmeno ve lo dico perché dovete amarlo, basta guardarlo o ascoltarlo una sola volta. È l'unico cantante di cui ho comprato ben due CD invece di masterizzarli, ottenuti solo dopo svariati tentativi perché a quanto pare nella mia città Ed Sheeran proprio non lo vogliono. Nemmeno a dirlo che per prendere i biglietti per il concerto di Novembre ho sprecato un'intera mattinata di studio in tabaccheria perché il sito di ticketone era in crash e il proprietario non riusciva ad accedere.

E poi boh, mi fermo qui. In caso di aggiornamenti, aggiungerò e ricondividerò sui social. Ci sono un sacco di unpopularfandomopinions perché sono un salmone e viaggio controcorrente (o erano i tonni?).


6/13/2014

La dura vita del puttano da fandom


Salve! Oggi siamo qui per conoscere un po' meglio la dura vita del puttano da fandom -come è palese. Prima, però, è necessario spiegarvi che cosa sia un puttano da fandom. 
Intanto, il termine è del tutto unofficial. Nel senso che se parlate ad uno straniero di "fandom whore", probabilmente lui capirà di cosa si tratta perché la definizione è piuttosto esplicita, ma non credo proprio che esista un termine proprio per riferirsi a questo tipo di personaggio.
"Puttano da fandom" - scritto rigorosamente con la "o", anche quando si riferisce ad una femmina, per differenziarlo dall'insulto - è una formula coniata in fase di conversazione delirante da me e alcune altre fanwriter della mia cerchia segretissima ed esclusiva (lol). Il concetto che esprime, però, è di dominio pubblico. 

È una verità universalmente riconosciuta che in ogni fandom ci sia un personaggio shippabile (o shippato) con tutti.
È il caso di Hermione Granger nel fandom di Harry Potter, tanto per fare un esempio, che viene accoppiata con cani, porci e piovre giganti senza alcune distinzione di sesso ed età. Ma anche Draco Malfoy potrebbe essere ben definito tale, almeno quanto suo figlio Scorpius. 

O di Zoe Hart di Hart of Dixie, che si autoshippa (cretina) con tutti gli esseri umani di sesso maschile che incontra a Bluebell.
Poi, ancora, di Zayn Malik nel fandom degli One Direction, shippabile con uomini, donne e bamb- be', magari lasciamo perdere i bambini, ma il concetto è chiaro, no? E volendo pure Harry Styles.

E si dà il caso che sia anche il mio caso, visto che la povera sottoscritta viene shippata dai membri della cerchia segretissima ed esclusiva (lol) con davvero chiunque - reale o immaginario. Proprio per questo ho una certa esperienza a riguardo.
Un puttano da fandom si alza la mattina e, dopo aver imprecato per bene come chiunque altro contro la sveglia, comincia a temere. Fa attenzione a rivolgere la parola solo a persone che già conosce, senza mai sbilanciarsi troppo in manifestazioni di affetto, perché sa che il fandom è appostato dietro l'angolo, la porta, il cespuglio, sotto il mantello dell'invisibilità oppure tranquillamente di fronte a lui, attendendo una sua qualsiasi azione che gli permetta di gridare all'OTP. In realtà lo sa: non è necessario che dimostri affetto a qualcuno, perché tanto il fandom lo shippa con tutti - e, be', crack è bello, no? 
Il puttano da fandom smette di lottare contro lo shipping più o meno nello stesso momento in cui diventa un puttano da fandom - mentre prima era solo un personaggio come tutti gli altri. Non c'è niente da fare: lo sanno tutti che lo shipping non conosce limiti né ostacoli. Oggi lo shippano col migliore amico, domani con qualcuno che non ha mai incontrato e la prossima settimana anche col tempera matite sulla sua scrivania. Lamentarsi non serve. Non ci sono speranze; l'unica sua consolazione è quella di shipparsi a sua volta con qualcuno che gli piace davvero: Hermione con Ron, Zoe con George (cretina), Zayn con Perrie, Draco con suo padre, io con Michael Clifford, Harry con... con... *panico* con il suo gatto Dusty, and so on. Tanto lo shipping vale sempre, no? Anzi, magari qualche shipper sarà pure contento di sapere che i suoi feelings sono condivisi. 
Il puttano da fandom, in linea di massima, subisce. No, non è un discorso che riguarda strettamente il sesso (non si discute su chi sia top e chi bottom): si parla di sottomissione allo shipping.
Il puttano non può ribellarsi, ecco perché si lascia shippare da tutti con tutti. E tutto. 

Il punto è: perché? Perché il personaggio è shippabile con chiunque? Come mai ha questa caratteristica non comune a tutti gli altri personaggi? 
Non lo so, a dire il vero, suppongo che ognuno abbia il suo perché. 

  • Il bellissimo. È quel puttano da fandom così bello che, dai, come fai a non immaginartelo mentre flirta con chiunque sia altrettanto bello? Sarebbero una coppia per forza di cose bellissima. E, allo stesso tempo, quell'altro personaggio è così sfigato che non può non essere adorabile mentre cerca di attirare l'attenzione del puttano. E che dire del personaggio popolare che dà per scontato di poter far cadere il puttano ai propri piedi, magari senza riuscirci? 
  • Il tenero e affabile. È quel puttano che addirittura ti dispiace chiamare "puttano" per paura che si offenda, è tanto dolce e coccoloso che non può non essere amato. È così adorabile che va d'accordo con tutti e fa sciogliere anche i cuori più ghiacciati - avremmo dovuto mandarne uno ad Anna dopo il piccolo incidente avuto con Elsa. Esiste forse processo più denso di feelings che non l'osservazione di un cuore di ghiaccio che si scioglie lentamente per opera di un tenerone? Se poi questo è anche un po' svampito, meglio.
  • Il carismatico, dove con "carismatico" intendiamo qualcuno dal carattere forte. È quello che non fa mettere i piedi in testa, che dice la sua e spesso e volentieri si ritrova a litigare con altri personaggi carismatici. Il puttano da fandom carismatico è il top in relazione con altri personaggi carismatici: tutti amano le classiche storie di odio/amore.
    Non meno interessante è il puttano carismatico alle prese con un personaggio dal carattere debole - potrebbe odiarlo, oppure proteggerlo, vessarlo nella speranza di fargli tirare fuori gli attributi. Tanti, tanti feelings.
  • Lo stronzo. Lui non ha bisogno di presentazioni, perché lo conosciamo tutti. Probabilmente è l'antagonista o uno dei suoi aiutanti, di certo è impertinente, egoista e vendicativo.  Potrebbe essere una sottocategorie del precedente tipo di puttano da fandom, ma anche no: lo stronzo è stronzo. È per definizione antipatico e, sempre per definizione, bistratta tutti gli altri personaggi - amici, nemici o comparse sconosciute. È interessate cercare di estrapolarne il lato dolce, sempre che ne abbia uno, o anche solo vedere come schifa tutti i personaggi innamorati di lui. 
  • Lo sfigato. Il puttano da fandom sfigato è quel personaggio che, porello, sembra proprio doverci essere nella fanfiction. Viene accoppiato con un personaggio qualunque, magari scelto tirando a sorte, perché tanto sta bene con tutti e, purtroppo, essendo il protagonista dell'opera originale non può proprio non esistere nella fanfiction (sì, sto pensando proprio al buon vecchio Harry Potter; sono fuori dal fandom da qualche anno, ma ai miei tempi funzionava così: Hermione con qualcuno di interessante, Ginny con qualcun altro, Ron con Lavanda oppure in Sala Grande a mangiare (assieme a Niall Horan) e Harry col primo personaggio femminile sul cui nome poso lo sguardo aprendo uno dei libri ad una pagina a caso). Lui sta bene con tutti perché è un personaggio così inutile (nonostante sia il principale, magari) da suscitare un quantità (e qualità) irrisoria di feelings. Quindi, insomma, visto che tanto devi starci, nella storia, prenditi un compagno qualunque e vai nel tuo angolino a farci cose, mentre io mi occupo di tutto il resto. Sciò. Pussa via.


In caso questo post non avesse il minimo senso logico, chiedo scusa. Fa caldo per tutti, ma per me di più - o almeno io seriamente sragiono appena la temperatura si alza un minimo.

Oh, tra parentesi: questo post non è invito a smettere di sfruttare il potenziale dei poveri puttani da fandom passivi aggressivi. Il fanwriter è un po' sadico e masochista per definizione, per cui, ehi, chi se ne frega. Si tratta di un post a puro scopo informativo e lolloso.
Buono scioglimento a tutti!
(E, oh, soprattutto ad universitari e maturandi. Voi altre persone libere auguro un cattivo scioglimento. #badass) 




5/28/2014

Paranoia - Sicurezza sul web


Buongiorno a tutti! 
Oggi voglio fare la persona seria, visto che l'argomento non è proprio una sciocchezza. Anche se siamo praticamente cresciuti su internet, la prudenza non è mai troppa. 
E magari saranno parole al vento, ma tanto vale provarci, almeno posso dire di aver fatto la mia parte. Mi sento sempre un po' mamma di tutti, anche delle persone più grandi di me; in questo periodo mi trovo ad avere a che fare per la maggiore con ragazze più piccole, su facebook ne vedo molte di ingenue e, be', mi sento in dovere di fare la mia parte. 

Che sulle chat online è pieno di pervertiti non c'è bisogno di dirlo, visto che probabilmente sono l'unica che non ha mai provato a farsi un giro su chatroulette o omegle. A quanto ne so, se in videochat non incontri qualcuno che si masturba potrebbero regalarti l'equivalente del tuo peso (in grammi) in biglietti da 500 euro. Un affarone, ma non ci proverei, ecco.

Dunque, il mio livello attuale di paranoia, visto che sto facendo ricerche a riguardo, è over 9000 -- "What?! Nine thousand?!" (cit.)... yep. In ogni caso si sa che il web è pieno di malintenzionati e, uhm, adescatori. 
Ora, paranoia 9000 a parte, siamo concrete. 
Noi fanwriter su facebook, specie quelle un po' più piccole, siamo una categoria particolarmente esposta, coi nostri "fake": abbiamo nomi falsi, amici veri, ingenuità a palate, divulghiamo i nostri interessi, foto e informazioni personali a destra e a manca e tendiamo a fidarci troppo del prossimo, perché tanto "è un fanwriter come me, siamo tutta una famiglia". 
Vero. Non sto dicendo di non fidarsi di nessuno, dico solo di prestare attenzione. Creiamo una situazione fittizia, ma assolutamente probabile.
Prendiamo il Signor X. Non vogliamo che sia uno stupratore o un pedofilo, perché è troppo banale e non ci piace molto pensare a quest'eventualità? Va bene, allora è un truffatore. 
Oggi si è svegliato con la voglia di fare soldi facili; dopo aver ripetuto un paio di volte "Facile punto it, facile punto it" a pugni e chiappe strette, si è accorto che alla nipotina del suo vicino di casa scrivono un sacco di ragazzine con "Efp" al posto del cognome, su facebook. Il Signor X non ha la più pallida idea di cosa significhi e, pensando si tratti di una parola strana come "lol", pensa bene di googlarlo e scoprirne il significato. 
Ha un momento di confusione totale ("fanfi-che?!"), ma se "facile punto it, facile punto it" l'ha portato a questo "efp", qualcosa significa. Lui vuole capire. 
Dunque ci mette qualche ora, ma poi capisce. E capisce che tutte quelle persone che fanno di cognome "Efp" su facebook altro non sono utenti di un tale sito che desiderano rimanere anonime, perché si sentono al sicuro.
Eureka, ecco l'idea!
Il Signor X dà un'occhiata veloce alle amicizie della nipotina del vicino di casa, si accorge che la metà di loro ha come immagine del profilo questo ragazzo che scopre chiamarsi Harry Styles - e, diavolo, forse l'ha già visto in tv, si rende conto grattandosi la testa. 
Bam, presto fatto: il Signor X googla anche Harry Styles, scopre che fa parte di una band e che a giugno ci sarà un loro concerto a Milano - anzi due, più uno a luglio - per cui c'è tanta isteria. Un sacco di ragazzine non hanno i biglietti, ma... ehi! Lui non stava forse cercando di guadagnare soldi facili?
Facile punto it lo ha portato a ti piace vincere facile, ponciponcipopopomEureka parte due!
(Ecco, se la Signora K, invece, conoscesse già gli One Direction perché sua figlia è una grande fan e piange tutti i giorni perché "Mio Dio, mamma, Niall è così bello e lo amo, perché non muore una buona volta? Sto malissimo", la trafila sarebbe anche più veloce e priva di pubblicità occulta. Pardon, ma noi parliamo del Signor X, che non è la Signora K, ma ha lo stesso scopo.)
Il Signor X ora ha un piano. Crea un nuovo profilo facebook e accosta il soprannome di Harry Styles a quello di sua moglie, perché un nome femminile desta meno sospetti; dunque il risultato è: Haz_Y (dove Y sta per il nome della moglie). 
Bestemmia un po', quando si accorge che facebook proprio non vuole che inserisca il trattino basso nel nome, poi con uno sbuffo opta per "HazY Efp" (chiedo scusa a quel qualcuno, se c'è davvero qualcuno con questo nickname, chiaramente si tratta di una coincidenza).
Dunque l'immagine del profilo di Hazy Efp sarà una bellissima foto di Harry Styles con le fossette in bella vista e il primo stato, con un pizzico di ironia, "Finalmente ci sono anche io!" (visto che è ora che cerca di capirci qualcosa). 
Poi Hazy farà un sacco di domande, perché deve capire come funzionano le cose tra questa gente "Efp", chiacchiererà con qualcuno, senza preoccuparsi troppo degli errori di battitura e dei congiuntivi svalvolati, perché tanto in chat ognuno scrive come scrive. 
Entra in contatto con questo e quest'altro e, finita in un gruppo, trova questo spettacolare post: "FACCIAMO UN GRUPPO WHATSAPP CON TUTTE LE DIRECTIONER?!?!!? DATEMI I VOSTRI NUMERI E VI AGGIUNGO". 
Dopo aver googlato "directioner", il Signor X capisce che questo fa al caso suo. Unisce il numero di cellulare, chatta con A, B e C, scopre che c'è un'amica di B che ha disperatamente bisogno di un biglietto e addirittura "pls è importante". 
Quindi contatta l'amica di B e, guarda un po', Hazy Efp ha proprio un biglietto per il concerto degli 1D, ma purtroppo lei non può più andarci. Glielo vende volentieri a prezzo TicketOne, a patto che ricarichi la PayPal.
E ora HazY ha 80€ sulla PayPal, ma non un biglietto per l'amica di B, ma tanto, ehi, può sempre dire di averlo spedito e dare la colpa a Poste Italiane. (Faccio un sacco di nomi inopportuni oggi. Mh.)
E, okay, probabilmente tramite il numero di PayPal non è difficile scoprire che il truffatore da strapazzo è proprio il nostro Signor X, che poi probabilmente ne pagherà le conseguenze. Ma in fondo il Signor X non è un criminale, è solo un uomo un po' cretino che aveva bisogno di 80€ per fare il regalo di compleanno al figlio, per dire, e oggi ha avuto l'idea bislacca di truffare una ragazzina - perché c'è crisi, ahimè. 
Ora, io l'ho raccontata in maniera sciocca per cercare di alleggerire il post e la lettura, buona parte di quest'ironia era fuori luogo - ma necessaria, per evitare papponi melensi -, prendetela come una caricatura. Ma può succedere. Quanto ci mette una persona a mettere Harry Styles (o Josh Hutcherson o Emma Watson o una Tardis) come immagine del profilo e a fregare - in qualunque modo - una ragazzina  ingenua?
Se invece del Signor X ci fosse stato un pervertito e nel giro di qualche giorno si fosse piazzato sotto casa di Amica di B per poi seguirla e magari farle del male? 
"Eh, dai, come sei melodrammatica" - lo state pensando, vero?
Io sarò melodrammatica e pure paranoica, ne sono consapevole, ma l'anonimato è comodo quanto pericoloso. 
Ora, puntualizziamo: io stessa ho tantissimi amici online -- forse ne ho più online che non nella realtà, visto che non sono Miss Socievolezza -- e non vi sto chiedendo di tagliare i ponti con tutti perché "se non li avete incontrati non potete essere sicuri di chi si tratta, blablabla". Non è quello il punto, io sono abbastanza certa che le mie conoscenze online siano chi dicono di essere, persone per bene e tutto.
Non posso e non voglio darvi ordini e tendo ad avere fiducia nel buon senso di chi mi circonda, ma v
i do qualche consiglio - cose scontate che probabilmente sapete e fate già. 



  • State attente a chi vi contatta/a chi contattate. Se l'altra persona vi mette a disagio o sembra mentirvi; se i conti su ciò che dice non tornano, se insiste perché vuole informazioni personali (e non parlo del nome o dell'età, ma del cognome, il numero di telefono, l'indirizzo o informazioni sui parenti), state attente ed evitate di dargliele. 
  • Personalmente starei attenta anche a diffondere le foto - è un attimo che qualcuno crei un profilo fake spacciandosi per te, per dirne una, o che si trastulli allegramente sulle tue foto (cosa che a me non farebbe molto piacere).
  • Assolutamente SMETTETELA con questa mania dei gruppi whatsapp pieni di sconosciuti perché "voglio incontrate nuove fangirl".  È assurdo. Le mie amiche online più strette hanno il mio numero di telefono, ma sono persone che conosco e a cui voglio bene, persone di cui mi fido. Non fidatevi del primo sconosciuto che passa. Assicuratevi di conoscere bene una persona prima di darle accesso alla vostra vita privata. 
  • Se incontrate qualcuno che avete conosciuto in rete, è sempre meglio  non presentarsi da soli e incontrarsi in luoghi frequentati. (Perché non si sa mai, ragazze, io non sto gufando niente, non auguro a nessuno niente del genere, dico solo di starci molto attente.)
  • Se avete dato il vostro numero di telefono e ora quel qualcuno vi importuna, chiedete aiuto ad un adulto. Lo stesso in qualunque caso qualcuno vi importuni pesantemente.
    Con "adulto" non intendo semplicemente qualcuno di maggiorenne, ma proprio una persona grande, con dell'esperienza e sicuramente più di vent'anni alle spalle. Se proprio non volete parlarne ai vostri genitori, comunque che sia una persona molto vicina e che sia una persona responsabile. Dovrebbe esserci un modo per bloccare i numeri di telefono, ma io non so come funzioni; in qualche caso potrebbe essere necessario contattare le autorità.
  • Non fatevi problemi a rimuovere dagli amici e bloccare le persone che vi importunano. No, davvero, non scherziamo. Sono affari loro se si offendono: se una persona ti infastidisce - ti mette a disagio, ti contatta in maniera assillante e fastidiosa - hai tutto il diritto di bloccarla. Il tasto "blocca" serve proprio a quello. 
Non vi sto suggerendo di non fare amicizie online, di non fidarvi di nessuno e di non incontrare mai persone conosciute sul web. Sul web ho conosciuto persone a cui voglio un mondo di bene e che sento tutti i giorni; altre con cui ho meno contatti ma a cui voglio comunque bene e che sanno sempre dove e come trovarci, perché di loro mi fido.
Ma si tratta sempre di persone che conosco, con cui ho parlato molto, prima di decidermi a lasciare loro il mio recapito telefonico e la possibilità di contattarmi in qualsiasi momento. 
Ho scritto questo post, perché vedo molta leggerezza nella condivisione dei propri dati personali, nei vari gruppi che frequento. E, no, gente. Il "profilo fake" serve per nascondersi dalle persone che ci infastidiscono nella vita di tutti i giorni, ma anche e soprattutto per essere protetti dall'anonimato dal momento in cui andiamo ad interagire con sconosciuti altrettanto anonimi.
Prestate sempre molta attenzione, davvero; quello che nasce come un gioco potrebbe diventare pericoloso. Non siate incoscienti.

Per scrivere questo post mi sono basata sul mio buon senso, ma ho preso spunto da queste pagine:
http://www.microsoft.com/it-it/security/family-safety/childsafety-steps.aspx