12/22/2015

Harry Potter e la questione dell'Hermione Nera


Dal basso della mia cronica tendenza a difendere le cause perse, eccomi qui oggi a discutere la questione che sta monopolizzando la mia tl di twitter: lo strano caso del casting di Harry Potter and the Cursed Child. 
Per chi non sapesse di cosa si tratta, ecco qui la ciò che ho letto a riguardo su Portus, per potermene fare un'idea, visto che sono sempre l'ultima (o quasi) ad accorgersi delle cose: Cursed Child: J.K.R. annuncia l'ottavo Harry Potter, ecco la trama!  e 19 anni dopo - Ecco i nuovi volti di Harry, Ron e Hermione! 
La notizia che ha fatto maggior scalpore, a parte il fatto che, a quanto pare, a interpretare Harry sarà un gingerhead e non per Ron, è stata ovviamente la scelta di Noma Dumezweni per il ruolo di Hermione.


Perché?
Be', fondamentalmente perché è una donna di colore. Ma non per razzismo -- non sia mai! -- nella maggior parte dei casi (o almeno così si dice), per lo più è una questione di coerenza: "Hermione nei libri non è nera".
A questo proposito, JKR non ha dato una risposta delle più argute; infatti ha replicato su twitter: 
Canon: brown eyes, frizzy hair and very clever. White skin was never specified. Rowling loves black Hermione 😘 https://t.co/5fKX4InjTH
— J.K. Rowling (@jk_rowling) 21 Dicembre 2015
Non molto arguta perché, a sentire i commenti di chi si è preso la briga di obiettare e controllare, pare che invece nei libri si dica che Hermione ha la pelle bianca.
C'è chi taccia questa scelta di ipocrisia, perbenismo, chi la considera una trovata di marketing, chi una questione di incoerenza. 

Ora, sto scrivendo questo post più che altro per dire la mia, quindi qui inizia la parte in cui nessuno sarà d'accordo con me (perché è questa la reazione che ho riscontrato parlandone).
Partendo da chi accusa la Rowling di menzogna: io non so se voi abbiate mai scritto qualcosa (una cosa qualunque) nella vostra vita, ma il fatto di averla scritta non implica che uno si ricordi a memoria ogni parola finita su carta (e se avete provato, non potete negarlo). Quindi aver dimenticato di aver descritto il colore della pelle. E, certo, lei sa se l'Hermione che ha immaginato scrivendo ha la pelle nera o bianca (ed è evidentemente bianca, se ha scelto Emma Watson per il suo ruolo), ma è chiaro anche che la cosa per lei non ha avuto poi tutta questa importanza, se oggi si ritrova a glissare quel particolare (perché lo è, un mero particolare) e anzi a difendere la possibilità di una Hermione dai tratti differenti.
Allo stesso tempo, osservazione valida anche in risposta a
gli strenui difensori del canon, nei film di Harry Potter ci sono un sacco di personaggi che non hanno le esatte sembianze descritte dai libri. Sono stati portati in argomentazione diversi personaggi che non rispecchiano le descrizioni della Rowling -- Neville, Dudley e Petunia, per esempio, che avrebbero dovuto essere biondi --, prima tra tutte proprio Emma Watson, che se era perfetta, denti a parte, nel primo film, poi diventa sempre più bella e bionda, coi capelli sempre più lisci, a discapito delle caratteristiche del personaggio che interpreta. Sì, ci si è lamentati della chioma di Emma, ma non si è fatto tutto questo baccano.
Ma voglio essere del tutto sincera con chi mi sta leggendo: sono stata la prima a rimanere perplessa di fronte all'ipotesi di un'Hermione nera. Mi sono chiesta: perché? Poi sono andata a capire di che cosa si trattasse, esattamente, e mi è bastato capire che si tratta di teatro per accettare la cosa.
Sono tutto fuorché un'esperta, ma lo so persino io che il teatro e il cinema non sono la stessa cosa. Sono mondi vicini, ma al tempo stesso molto diversi. 
Il teatro è simbolico e allusivo, richiede uno sforzo di immaginazione ed elasticità mentale, è molto meno passivo del cinema, in cui la mimesi magari non è tutto, ma un buon 70% sì. In teatro contano il talento e la comunicatività; non penso che lì si ricerchi un interprete che rispecchi alla perfezione l'aspetto esteriore di un personaggio, o per lo meno non credo che sia la priorità. 
Che poi, se proprio vogliamo parlare di somiglianza, prendiamo in esempio la descrizione della Rowling: brown eyes, frizzy hair and very clever. Aggiungiamoci il "white skin" dimostrato da zia Jo nell'approvazione di Emma Watson come Hermione cinematografica e il colore marrone dei capelli, oltre che degli occhi, di cui abbiamo letto nei libri. L'unico parametro che Noma Dumezweni non rispecchia è proprio la tonalità della pelle, mentre Emma Watson differisce per quanto riguarda i capelli. Uno a uno, se va bene l'una, va accettata anche l'altra.
Ancora, parlando della questione mi sono state fatte altre obiezioni. In particolare, qualcuno ha detto che è una differenza troppo evidente per poterci passare sopra. Ed è vero, come impatto è una differenza abbastanza difficile da ignorare, ma il problema dove sta? Nel teatro non si richiede, come ho già detto, una mimesi perfetta. È un ambito in cui a chi guarda è richiesto uno sforzo. Se l'attrice più adatta a interpretare quel ruolo è di colore, avrebbero forse dovuto ripiegare su qualcuno di meno talentuoso solo perché bianco? No, grazie, benvenuta Noma. 
Ho anche letto e sentito diversi pareri secondo cui sarebbe stato solo un eccesso di buonismo, un tentativo di essere politically correct quando non necessario. Questa credo che sia l'obiezione più stupida che abbia mai sentito: la saga di Harry Potter è tutta incentrata sulla lotta ai pregiudizi, sul rispetto reciproco, piena zeppa di personaggi diversissimi gli uni dagli altri, di origini diverse tra loro -- cito solo Angelina Johnson, Calì e Padma Patil, Cho Chang, ma non sono le uniche. La Rowling ha innumerevoli volte dimostrato la propria filantropia, esponendosi riguardo a questioni razziali, di tolleranza, uguaglianza. Sarebbe così strano se avesse voluto dare un nuovo volto ad uno dei personaggi più amati e conosciuti della sua saga per sensibilizzare alla questione? Lo trovo perfettamente nel suo stile, invece. E lo trovo nobile, non ipocrita.
Per quanto riguarda chi la reputa tutta una trovata pubblicitaria, be', può darsi. Ma lasciatemi dire che se davvero speravano di sollevare un polverone per poter dare maggiore visibilità allo spettacolo, ci sono riusciti alla stragrande. Per esempio, io nemmeno avrei saputo dell'esistenza di questo sequel teatrale, se non fosse stato per tutte le critiche sollevate dall'Hermione nera.
L'unica soluzione a quello che, a quanto pare, è un grossissimo problema, è boicottare lo spettacolo. Ma, siamo seri, c'è qualcuno che avendo la possibilità di assistere alla rappresentazione rinuncerebbe "per amor di canon"? 


11/16/2015

Made in the A.M. (recensione (circa))


E dopo tre settimane di studio matto, disperato e ininterrotto, torno da Bologna con una soddisfazione in più e il proposito di recensire finalmente il nuovo album di uno dei maggiori temi di questo blog: gli One Direction. Che è stata un'altra piccola soddisfazione, devo dire, pur non avendo ascoltato proprio tutte le tracce che spotify mi metteva a disposizione venerdì mattina -- dunque per alcune canzoni leggerete la mia prima impressione "in diretta".
Piccola premessa che mi sento in dovere di specificare: per quanto mi riguarda l'ascolto di una canzone in lingua straniera è forse la parte più importante. Nel senso che voglio sentirmi libera di godermi la musica semplicemente a livello uditivo, senza dovermi per forza soffermare sulle parole e sul significato dei testi. Ci sono casi in cui amo visceralmente delle canzoni solo per il motivetto, altri in cui mi rendo conto che  all'ascolto non siano un granché ma mi innamoro del testo. Come tutti, forse, ma mi andava di specificarlo.
Passiamo al commento vero e proprio, ora.
Una dei primi ascolti di cui parlavo è proprio la numero uno: Hey Angel. Già dalle prime note devo dire che la musica non mi ispira particolarmente e mano a mano che la ascolto e leggo il testo, la situazione non migliora affatto. Il sound non rientra nei miei gusti, le parole non sono nulla di particolarmente interessante e, in tutta sincerità, se questo fosse stato il mio primo impatto con l'album non credo che avrei avuto molta voglia di continuare ad ascoltare -- potrei quasi definirla una botta d'arresto sull'ascesa di qualità che sembravano percorrere gli One Direction.
Fortunatamente il secondo brano è Drag me down, su cui invece ho un parere del tutto diverso. Al primo ascolto, devo dirlo, non mi è piaciuta affatto -- ma ero nel bel mezzo di un periodo di profonda negazione, in cui mi ero convinta di essere uscita dal fandom (ma, ehi, non è vero nemmeno questa volta. Sono proprio inguaribile). Sarà ripetitiva e tutto quello che si vuole, ma trasmette una carica niente male, con un sound molto più pulito rispetto ai loro standard -- cosa che caratterizza un po' tutti i brani nuovi, mi pare--, voci altrettanto limpide e molto più mature di un tempo (come è naturale che sia) e un testo niente male. Sarà un po' stucchevole, sì, sono la prima a trovare un po' troppo smielate frasi come "If I didn't have you there would be nothing left -- the shell of a man that could never be his best ", ma... ah, al diavolo!, è una cosa proprio bella da dire a qualcuno. Senza contare che è estremamente orecchiabile e mette il buon umore. Mi ha persino fatta ballare, che, insomma, non è mica semplice come sembra. Se a Hey Angel ho dato un 5, Drag me down merita un buon 8. Otto e mezzo, anche.
La terza canzone è Perfect, un'altra che non rientra nelle mie preferite, ma che senza dubbio è uno dei casi che mi rimangono in testa e ad ogni ascolto mi piacciono un po' di più. L'ho subito etichettata come tanto Bubblegum e quindi cacca. Ma in realtà, prestandoci più attenzione, non è affatto male: ha un ritmo che mi si appiccica alle pareti della cavità cranica proprio come una cicca calpestata sotto la suola di una scarpa, sì, ma mi piace e il testo mi evoca delle immagini da fanfiction -- da una di quelle fanfiction che mi piacerebbe leggere. Sarebbe da 7, ma aggiungo un "+" per quei piccoli... chiamiamoli gargarismi di Liam nelle note basse, che sono sempre tanto carini.
Poi abbiamo Infinity. Di questa canzone apprezzo tanto tre cose: il testo, il ritmo delle strofe e Harry che canta "Infinideeeeh", perché io ho una sorta di ossessione per i particolari inutili e buffi. Poi, un paio di secondi prima dell'inizio del terzo minuto di canzone, parte questa cosa che mi fa venire il mal di testa e allora va be'. Io sono sempre per l'acustico e la musica elettronica mi dà un fastidio (senza 'quasi') fisico, ma non posso lamentarmi di questo come se fosse colpa loro. Non lo so che cosa mi piaccia particolarmente nel testo, credo che sia quella voglia di scriverci su una storia ad esaltarmi. Per Infinity 7.
La traccia numero cinque è End of the day, che mi ha causato un picco di entusiasmo fin dai primi tre secondi e ha continuato a farmi sentire in brodo di giuggiole fino al ritornello. Saranno gli ormoni del premestruo, boh. Il ritornello ha leggermente scalfito il mio stato di estasi fangirlante, ma questa canzone ha un ritmo diverso da tutte le altre che mi piace da matti. E da un punto di vista oggettivo forse non meriterebbe più di un 6 e mezzo, al massimo 7, ma il mio animo da bimbaminchia arriverebbe a nove. Just because.
If I could fly, che non penso di aver mai ascoltato prima, pur avendo letto tanti tweet a riguardo, è una piacevolissima sorpresa. Mi emoziona quasi come quella che mi permetto di definire sua sorella: Half a heart. Toccante, malinconica, densa di emozione. Per lei, mi sbilancio e arrivo ad un 8 e mezzo. 
Numero sette: Long way down. Trovo che abbia un gran bel testo, o che per lo meno evochi delle gran belle immagini, ma allo stesso tempo non mi dice niente. Uno di quei casi, forse, in cui lo studente è intelligente, si è applicato, ma al suo lavoro manca quel "quid" che gli impedisce di brillare (un abbraccio a tutti i miei insegnanti, Dio solo sa quante volte mi sono sentita dire una cosa del genere). 7.
Mentre scrivevo le parole tra parentesi, Spotify mi ha fatto partire Never enough a tradimento e, a primo impatto, mi sono trovata a sorridere. Spero che l'entusiasmo che sta nascendo non venga ucciso. Mentre la ascolto e scorro il testo, sto ridendo. La trovo carinissima. Sciocca, ma simpatica da morire -- un po' come considero Niall. Niente, ragazzi, sto continuando a ridere, non so cosa mi succeda. 7 anche a te, per la simpatia soprattutto.
Oh, di Olivia qualcuno mi aveva mandato uno sneak peek e già al primo ascolto, ridendo come una beota, avevo deciso che questa sarebbe stata la "Girl Almighty" (mio attuale guilty pleasure numero uno) del nuovo album. Oh, I love you, I love you, I love you, I love, I love Olivia. La canzone per intero non ha affatto deluso le mie aspettative e, anzi, vi dirò che pensavo sarebbe stata molto più scema di così. Invece adoro assolutamente l'allegria del ritmo e, niente, sono una bambina: amo quando sembra che recitino una filastrocca. Mi ha ricordato qualche fanfiction su Niall che devo aver letto durante i primi tempi... comunque sia, mi piace tanto. Essendo che è davvero la mia Girl Almighty di Made in the A.M. (e che il testo non è nemmeno così male), 8.
La traccia numero dieci è What a feeling, che devo dire non mi entusiasma. Non è che non mi piaccia, non la trovo male né dal punto di vista musicale né (forse anche un po' meno) per quanto riguarda il testo. Non è particolarmente accattivante secondo me, forse il "problema" è solo questo, ma proprio come a Long way down, manca un quid. 7+, dove il + è per il testo.
Love you goodbye mi ricorda tantissimo una canzone che non riesco a identificare, ma non importa -- sono poche quelle che non mi provocano un senso di dejavou. A lei diamo un 7 e mezzo; al primo ascolto ricordo che mi era piaciuta parecchio, al secondo un filo meno, pur riconoscendo che abbia un testo niente male e mi trasmetta un certo senso di struggimento. Il che di solito è il massimo per me. A questo secondo ascolto sento che manca qualcosa, ma temo che sia semplicemente il mio buon umore di oggi a distorcere il mio parere.
I want to write you a song è una piccola chicca, a parer mio. Densissima di tenerezza e affetto, mi fa pensare ad una ninna nanna sussurrata ad una lei che si sta addormentando al tuo fianco. Semplice, ma molto molto molto efficace. La adoro davvero. 8 e mezzo.
Il brano numero tredici è forse il mio preferito: History. Qualcuno su twitter ha scritto qualcosa come "fa tanto Toy Story" e non potrei trovarmi più d'accordo -- per capire a cosa mi riferisco: 



È stata la mia ossessione negli ultimi e il mio tablet solo sa quante volte l'abbia ascoltata questa settimana -- al punto che ho dovuto costringermi a smetterla, per evitare che arrivasse a disgustarmi. 
Penso sia uno di quei casi in cui una buona musica e una certa dose di spirito cameratesco mi infinocchiano per bene. Me li vedo seduti attorno ad un falò a ridere e scherzare e a cantare. Con Zayn, anche, perché in sostanza è l'assolo di Louis ad evocarlo.
Il testo forse non è forse un capolavoro, ma è buono e la canzone in sé è davvero catchy e, in maniera simile a Drag me down, mi dà la carica al punto da farmi saltellare in giro per casa cantando a squarciagola (anche mentre sgobbavo sui libri di storia romana, pensate un po' voi). 8 e mezzo per History, che addirittura ha riportato alle vecchie abitudini una mia amica che degli One Direction non voleva più sentir parlare.
Il brano numero quattordici è invece Temporary Fix, che, nemmeno a dirlo, mi fa ridere -- ho uno strano rapporto con le canzoni che parlano di sesso, sì. Eppure, anche se non l'avrei mai detto, mi piace parecchio. La trovo l'esatto opposto di Alive, che tratta un argomento molto simile: è una visione più aperta, serena e divertente. Mi piacciono molto la ritmica e un punto in più se lo aggiudica l'assolo di Harry cantato con quel nonsoché di George Ezra che...
8 anche a Temporary Fix.
Walking in the wind mi piace molto fin dal primo ascolto, sia la musica che il suo testo. Non è proprio il solito "I miss you", anche qui leggo una certa serenità, che non è proprio rassegnazione: è come se ci fosse speranza. Mi sento un po' turbata, ma non saprei spiegare il perché. Comunque, 8+.
Primo ascolto anche per Wolves, che pur non essendo proprio nella mia top ten, non è affatto male. Mi piace molto il ritornello, mi piace l'attacco e mi piacciono alcuni passaggi del testo. 8-.
Finiamo con il botto, direi: la numero diciassette è A.M.
Mi sento molto toccata da questa canzone; trasmette un senso di intimità e fiducia, di naturalezza e allo stesso tempo di un'intensità tutta particolare. Mi fa pensare a sogni e ricordi, mi rievoca certe conversazioni e situazioni che vorrei aver vissuto. Quell'atmosfera particolare di cui sono alla costante ricerca nelle persone che ho intorno, che forse è così bella proprio perché non frequente. Trovo il testo molto, molto e bello e... non so davvero cosa dire, mi sento il cuore stracciato dopo averla ascoltata attentamente. 9.

L'idea era di concludere con una piccola postilla riguardo a Home, pur non essendo inserita nell'album, ma devo dire che non mi ha fatto impazzire e preferisco conservare la sensazione che mi ha lasciato A.M. ora come ora.
Li trovo molto cresciuti, come diciamo tutti ad ogni nuovo album, e sembra che lo siano davvero. Penso siano pronti per affrontare una nuova avventura con una voce in meno, ma tutte le capacità per fare buona musica. Se ne andranno in pausa, ma ci lasciano sicuramente in ottima compagnia. Chapeau agli One Direction, che nel loro genere non sono affatto male, checché se ne dica.
Per quanto riguarda Made in the A.M., quindi, per me è sì. 


Per aver inconsapevolmente contribuito a questa pseudo-recensione ringraziamo: Spotify Desktop (che in versione non premium è mille volte meglio della versione cellulare), Angolotesti (il mio nuovo bestfriend) e il mio premestruo che mi sballa gli ormoni e le emozioni.

6/22/2015

The Switch - Due cuori e una provetta [Film]


Stavo parlando in questi giorni con qualcuno di quanto mi irritino le traduzioni di certi titoli. Questo ne è un esempio: "Due cuori e una provetta". Sì, il titolo è azzeccato e a modo suo anche spiritoso (ahimè, sono un'amante della reinvenzione di slogan o formule conosciute e ripetute fino allo sfinimento), ma chi guarderebbe mai un film con un titolo del genere? E a chi verrebbe in mente, in caso lo facesse, di prenderlo sul serio? A me no, sarò sincera. Ho visto questo film almeno tre volte, non di mia volontà, ma di volta in volta l'ho apprezzato sempre di più (forse solo io, a giudicare dalle critiche). 
D'altro canto devo rassegnarmi all'idea che, per quanto brutto, questo titolo sia molto azzeccato, perché il film parla proprio di questo: due cuori e una provetta. O, se vogliamo essere un po' più precisi, di due cuori più un terzo nato da una provetta.
Stiamo parlando della commedia romantica dal titolo qui sopra tanto criticato, in inglese intitolato "The Switch" (che suona meglio, pur non essendo altrettanto efficace), diretto da Josh Gordon e Will Speck, con Jennifer Aniston, Jason Bateman e un bellissimo bimbo di nome Thomas Robinson (il quale oggi non è più un bimbo, purtroppo, e figura tra l'altro nel cast di Tomorrowland).
La trama è più o meno questa: Kassie ha deciso di ricorrere all'inseminazione artificiale per avere un bambino. È single, ovviamente, e il suo nevrotico e ipocondriaco migliore amico Wally, altrettanto ovviamente innamorato di lei, vorrebbe offrirsi come donatore, ma la futura mamma non è dello stesso avviso. Ha infatti, già programmato tutto: ha scelto un donatore, uno praticamente perfetto sotto ogni punto di vista, e sta già organizzando una festa per celebrare la sua imminente gravidanza.
È proprio durante questa festa che, frustrato e ubriaco, Wally compie il fattaccio: accidentalmente (circa) rovescia lo sperma nel lavandino e, troppo codardo per ammettere la propria colpa, lo sostituisce col proprio.
Ebbene, secondo voi, quando si rincontrano sette anni dopo, a chi somiglia Sebastian, il bellissimo bambino di Kassie?
Ora, qui mi fermo, per non rivelarvi troppe cose. Come potete immaginare, nel film comparirà un antagonista per il nostro Wally, che tenterà in tutti i modi conquistare la sua amata, ma ad avere il ruolo più importante, a mio avviso, è il rapporto tra Wally e Sebastian.
Sebastian è un bambino "spigoloso", è sfiduciato nei confronti del prossimo, polemico, coraggiosamente sincero, rigido e ostentatamente maturo -- è un Wally in miniatura, ma questo non era nemmeno necessario scriverlo. 
E Wally è un fifone. È un uomo adulto, frustrato fin nel profondo, uno di quegli uomini che ha così tanta paura di fallire che non prova nemmeno, mai e in nessun caso. Un nevrotico migliore amico che è sempre pronto a dire la cosa sbagliata. 



Kassie è una madre single, determinata a dare al proprio bambino un futuro sicuro e sereno, con un padre al proprio fianco, e anche a se stessa, perché no? È sola, proprio come è solo Sebastian, che colleziona cornici, si cura degli animali e della natura e viene preso di mira dai compagni di scuola che lo chiamano "esperimento scientifico". 
Potrei o non potrei essermi innamorata del modo in cui un bambino così diffidente, trova finalmente, passo a passo, la sua figura di riferimento in un adulto del tutto inadatto a quel ruolo (a qualsiasi suolo, perché Wally è un meraviglioso inetto dal cuore d'oro).
Concedetemi un piccolo approfondimento su una scena all'inizio (che quindi, sì, è uno spoiler, ma è uno spoiler che non vi rovina la festa, nemmeno un po') per farvi conoscere da vicino Wally.
Siamo alla festa per la fecondazione di Kassie, Wally è ubriaco e profondamente frustrato perché, pur avendo lui a disposizione, la donna di cui è innamorato ha preferito ricevere lo sperma di un perfetto sconosciuto per averci un figlio. Quando poi gli capita tra le mani la famosa provetta con la "donazione" e Wally, sentendosi insignificante, decide di vendicarsi. È in bagno, reso del tutto irrazionale dal tasso alcolemico, e, spinto da un desiderio di sentirsi per una volta più leone che coniglio, fa ondeggiare la provetta aperta sullo scarico del lavandino: ha in mano il futuro di Kassie - Kassie che ha preferito un altro a lui - e ci gioca. La prima volta che ho visto questa scena l'ho trovata ridicola; assurda, irresponsabile, irritante. Mi ha provocato lo stesso sentimento di Mr Bean quando starnutisce sulla Gioconda e poi cerca di riparare il danno disegnandoci su una faccia buffa con un pennarello. Ma oggi è stato diverso, oggi l'ho capita: non riuscite a sentirla anche voi, la profondissima frustrazione di Wally, che per una volta ha qualcosa di importante tra le mani e la possibilità di compiere un gesto sconsiderato per volgere le cose in sui favore? Sono dell'idea che non l'avrebbe mai fatto volontariamente. Che nonostante la sua miserabilità, Wally non avrebbe rovinato di proposito il futuro di Kassie per vendetta, no. Se non per altruismo, almeno per codardia. È inetto, ma non fino a quel punto: sta giocando con qualcosa di così importante solo per provare, per una volta in vita sua, la sensazione di essere potente, di essere predatore invece che preda. 
Wally però è Wally, ecco perché un attimo dopo qualcuno bussa alla porta e lui per lo spavento lascia cadere la provetta nel lavandino. Ciao ciao, futuro bambino di Kassie. Dunque, cerca di riparare...



Mi sembra di aver parlato tanto senza aver detto nulla. Probabilmente, come al solito, è così. 
Ci sono due motivi per cui vi consiglio questo film e hanno entrambi un nome proprio, nevrosi e ipocondria: Wally e Sebastian. 
Consideratela la storia di loro due -- non una commedia romantica, ma una commedia sentimentale. Riflettete passo a passo sul carattere così chiuso di Sebastian, sulle nevrosi di Wally e il modo in cui, passo a passo, si affezionano l'uno all'altro. Guardate come per l'ennesima volta Wally rinuncia alle persone che ama, perché troppo codardo per dire la verità, e arrabbiatevi con lui. No, davvero, fatelo: arrabbiatevi. Amatelo, biasimatelo e siate più coraggiosi di lui. 
Commuovetevi per i piccoli gesti affettuosi di Sebastian, il lento processo con cui si avvicina e inizia a fidarsi di Wally. 
Apprezzate i disperati tentativi di Kassie di far filare tutto per il verso giusto, di dare un ordine alla propria vita e si essere felice con la sua famiglia.
Davvero, guardatelo. E fate caso alle cornici collezionate da Sebastian, al modo in cui Kassie gli spiega come è nato, a come Wally impara a prendersi cura di qualcun altro. Al modo in cui tre persone sole diventano due cuori e una provetta (oppure tre).

Trailer (eng):
Scheda Mymovie:

Se lo guarderete e vi farà schifo, me ne assumerò tutte le responsabilità. Potrete venire a lamentarvi qui da me, io vi darò ragione o magari no, magari vi spiegherò anche i motivi per cui vorrei essere stata io ad ideare personaggi come Wally, Sebastian e anche Kassie, così fragili e pieni di difetti, così perfettamente umani.

5/14/2015

Best of One Direction Lyrics (LOL version)


Buongiorno a tutti! Oggi niente polemica, promesso: non romperò le scatole a nessun con opinioni di cui a nessuno importa nulla. (♥)
Oggi si parla delle canzoni degli One Direction nella maniera più semplice possibile. Non so voi, ma ascoltando o leggendo i testi non sono poche le volte che qualche linea mi ha fatto scoppiare a ridere come una ritardata, per un motivo o un altro. Si va dai giochi di parole più simpatici, al trash più trash passando per un sincero LOL HO SENTITO BENE?
Proprio in questo momento, giusto per aver la colonna sonora perfetta per l'occasione, sto mandando su Spotify la mia tristissima playlist con la maggior parte delle canzoni degli 1D, escluse quelle che proprio non mi piacciono e sono stata deliziata da queste dolci parole:

Don't play innocent I know what you meant when you said you'd come over. 
(Change your ticket)
Poesia assoluta. 
Bene, questo post vorrebbe racchiudere un po' di quelle piccole perle a cui tutti meritano di fare caso mentre ascoltano la band. Perché voglio che ridiate, sì. Dovete. Come ho già detto, sto ascoltando una playlist in riproduzione casuale, quindi l'ordine sarà ovviamente lo stesso. Nessun criterio, solo qualche citazione simpatica.
Per esempio,  a me ha sempre fatto molto ridere quel
Hole in the middle of my heart like a polo
in Over Again. Mi fa ridere, perché in una canzone così triste e, se me lo si concede, intensa (ci ho inventato su i miei migliori plot angst a suo tempo) si scelga una similitudine così... così da "cavolo mi serve un'idea! Qualcosa di brillante per chiudere in bellezza questo vers- oh, t'oh, una caramella!"
Poi la riproduzione mi passa quello che per me è un piccolo capolavoro di adorabile squallore, per quanto, anche qui, si tratti di una delle mie canzoni preferite. Nella sezione Trash, ovviamente.
The one that I came with -- she had to go,
but you look amazing, standing alone.
(C'mon c'mon) 
Un sentitissimo inno alla fedeltà! Che continua in maniera molto modesta ("She's a lucky girl!") (che secondo certi siti sarebbe "She's looking good", ma io e la mia abilità d'ascolto non sappiamo raccapezzarci all'interno di questo enigma) per sfociare nel più totale stalking:
Hey, I've been watching you all night 
Sì, ehm, grazie. Ehm. Aspetta un attimo che cerco lo spray al peperoncino nella borsetta... ma dove l'ho messo??
La mia cara playlist a questo punto mi presenta Best Song Ever, ma a questa piccola meraviglia riserverò un altro spazio più in basso, quindi passiamo oltre:
And if he feels my traces in your hairsorry, love, but I don't really care
(Happily)
E questa, scusatemi, ma è di un'epicità unica, specialmente pronunciata dal buon vecchio Louis. Una chicca. Adoro. 
Ah, poi c'è questa che è una delle frasi che più mi fanno ridere nella storia delle stronzate dette dagli uomini:
You're so pretty when you cry
(Nobody compares)
MA COS-- Non so come siete voi quando piangete, ma io sono tutto fuorché pretty e questa mi sembra la frase più idiota da dire ad una persona che sta piangendo. 
Poi, sempre in questa canzone, io non ho mai capito questo:
You're so London, your own style, your own style

We're so Paris when we kissed, when we kissed
...cosa? Ora, un'idea di cosa significa che sono "Paris" quando si baciano posso anche essermela fatta, ma che è London col suo stile significa che il vestito nuovo la ingrassa tanto da farla sembrare una metropoli? Oh, a proposito di metropoli... be', sempre un commento poco carino resta. 
One Thing, che è la prossima scelta di spotify, non la commento nemmeno. Le risate da adolescente ritardata che mi sono fatta su questa canzone non c'è bisogno di spiegarle. 
Di No Control mi rifiuto di parlare, invece, perché mi sono rotta le palle di leggerne su twitter, quindi mi limito a consigliarvi per l'ennesima volta questo video di quel fenomeno di kendrawcandraw (che, tra l'altro, amore della mia vita, negli ultimi giorni ha disegnato un sacco di fem!OneDirection e io non posso che essergliene infinitamente grata).
Ah, ma ora c'è la mitica Where do broken hearts go; se qualcuno di voi mi segue su twitter sa esattamente qual è la frase che sto per citarvi, ché per me rappresenta l'emblema della fiducia nel genere femminile: 
Are you sleeping baby by yourself?Or are you giving it to someone else?
(Where do broken hearts go)
BADUM TSSS!
Credo che questo possa essere un motivo sufficiente per mandarti a fanculo di nuovo una volta che mi hai trovato. 
Ed eccoci finalmente arrivati a Girl Almighty, la quale, se devo essere sincera, è il mio guilty pleasure per eccellenza. Quando parte proprio non riesco a non saltellare sul posto sorridendo e cantando come la cretina che sono. 
E il punto è che mi rendo perfettamente conto del fatto che questa canzone sia orribile, che sia piena di riferimenti religiosi piuttosto blasfemi e divertenti, ma come si fa a non ridere pensando a questa ragazza floating though the room on a big balloon? È semplicemente meravigliosa. Non la commento perché le mie parole non potrebbero mai essere abbastanza per giustificare questa mia folle passione, quindi vi ho linkato il testo sopra, lo trovate cliccando sul titolo. 
Arrivati a questo punto, è quasi ora di pranzo, quindi passo alle canzoni che sono interamente un inno al delirio e al trash, almeno secondo il mio (non) modesto parere.
Come dicevo prima, a meritare il primo posto in questa categoria di tripudio di demenza e inno al trash non può che essere:
Che, tra l'altro, è anche tra le canzoni che in assoluto mi mettono di più il buon umore -- bel lavoro, ragazzi, grazie. E quel video è la fine del mondo, non smetterà mai di essere bello ai miei occhi. 

è un altro piccolo capolavoro di delirio, non per niente mi pare esserci lo zampino di Olly Murs. L'assolo di Niall è in assoluto la mia parte preferita, siete tutti obbligati ad amarla e a non riuscire più a cantare per il troppo ridere.
Poi abbiamo:

Queste tre sono state da me dotate di freccette perché, nella mia mente bacata, sono l'una il seguito dell'altra in questo modo. Anche se Alive costituisce il picco massimo di allegro squallore nella storia dei testi a cui ho prestato un minimo d'attenzione (oltre che di questa trashosa trilogia).
E poi c'è
che è una piccola chicca di trashosità che ho imparato ad amare e a deridere non appena sono riuscita supera il continuo riecheggiare di We will rock you... comunque. 
Come tutte le altre volte, potrei continuare e analizzare ed elencare altri testi, ma lo stomaco brontola e gradirei scendere a riempirlo. 
Sperando di avervi strappato una risatina o anche solo un sogghigno, 
vi auguro buona giornata e vi prego di non odiarmi troppo, che tanto lo sapete che io amo questi cinque (cinque!) quanto tutti voi. Forse in maniera un po' meno ossessiva, ma, davvero, non ci giurerei.

5/07/2015

Di Zayn Malik e di conigli saggi


La mia - unica, penso - fanfiction Zouis si chiamava "Come il Bianconiglio", ma qui il coniglio di cui si parla è un altro, e lo vedrete a tempo debito. Sappiate solo che si tratta di un leporide animato molto saggio. 
Ora. Sono rimasta in silenzio così tanto tempo, mentre lì fuori succedeva il finimondo, e ne sono successe talmente tante che proprio non posso più aspettare per dire la mia a riguardo. Ho ingoiato troppi WHAT ABOUT NO.
Parliamo di Zayn Malik, che per me è sempre stato un argomento delicato. Tutti sanno che ho un'enorme cotta per lui, ma, potete crederci o meno, questo non ha mai influenzato il mio parere riguardo alle sue azioni. Il mio pensiero è sempre ben calibrato secondo il metro di giudizio con cui esamino tutto e tutti, ovvero: "posso capire perché l'ha fatto? È un motivo valido?". Rimane ovviamente il fatto che le notizie che giungono ai fan attraverso i social e i media sono sempre da prendere con le pinze, quindi i miei "perché" sono solo supposizioni, ma sono sicura che non ci fosse nemmeno bisogno di specificarlo. Analizziamo le questione e le probabili risposte, okay?

Perché Zayn Malik ha lasciato la band?
  • Perché era stressato e non riusciva più a sostenere i ritmi della vita che stava vivendo.
    In questo caso, il fatto che dopo una breve (troppo breve, su questo sono d'accordo) pausa abbia deciso di mollare, mi sembra del tutto normale e accettabile. Quando inizia a rimetterci la salute, a non essere felice, è giusto che tu prenda in mano la situazione e prenda una decisione.
    A questo proposito, ho sentito dire che lasciando la band è scappato e ha adottato la scelta più semplice... GNEEEEEEK -- risposta sbagliata. Non ha preso la decisione più facile. Sarebbe stato molto più facile rimanere, avere il culo al sicuro e il portafoglio che si riempie esponenzialmente giorno dopo giorno, stringere i denti e fare musica commerciale forever and ever, ottenere tutto quello che vuole con uno schiocco di dita perché "Zayn Malik degli One Direction" e avere il supporto di un numero che non saprei nemmeno quantificare di persone nel mondo. Quella di rinunciare ad una vita (pur pesante, stressante e che non lo rendeva felice, secondo questa ipotesi) a cui già era abituato per incominciarne una nuova da zero (con un pacco di soldi, okay, questo è indubbio) è stata una scelta coraggiosa. Okay, male che vada campa di rendita per tutta la vita, non è che rischi di andare a vivere sotto un ponte, me ne rendo conto, ma comunque sarebbe uscito tutto d'un botto dal mondo in cui era diventato uomo. Per dirla in parole povere: chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che perde ma non quello che trova.
    (Secondo questa ipotesi, lui e Naughty Boy collaborano a tempo perso. Per hobby, yup. Hobby proficuo, ma comunque hobby.)
  • Perché aveva intenzione di intraprendere una carriera da solista.
    Prima di giustificare questa risposta vorrei solo farvi una domanda, mentre rido perché l'idea è davvero divertente secondo me: ma ce lo vedete, Zayn, su un palco da solo? Cioè, Zayn. Me lo ricordo a San Siro e se ne stava seduto sulla sua seggiolina con l'aria annoiata e impacciata -- se non sbaglio non stava bene, ma comunque, a parte qualche mese fa, non mi sembra per nulla in grado di intrattenere un pubblico da solo per molto tempo.
    Tornando a noi. E se fosse? Dal nostro punto di vista, è vero, è un po' meschino abbandonare i suoi amici per camminare da solo, ma vedetela dal suo: se il genere musicale che faceva non gli piaceva, se si sentiva costretto in un ruolo che gli stava stretto, se l'incontro con Naughty Boy l'ha reso così più sicuro di sé (sì, sì, sì: questa è una mia ipotesi: mi piace pensare che sia merito di NB e di ciò a cui hanno lavorato insieme, se nei mesi passati Zayn era così allegro e attivo sui social e sul palco), è così male? Non lo è. Come dicevamo prima: se non sei felice dove sei, devi avere il coraggio di cambiare. E in questo caso, concedetegli di avere avuto un enorme fegato: ha abbandonato il successo assicurato per avventurarsi dove non ha nessuna certezza (e, anzi, per come stanno andando le cose si sta facendo molti nemici e probabilmente si avventurerà in un genere in cui gli One Direction non sono di certo un modello -- e intendo generi tipo rap o R&B). Come qualcuno diceva su twitter, "ha lasciato i tour negli stadi per trasferirsi su Soundcloud". Rende bene l'idea, sì. Ci vuole incoscienza, ma ci vuole anche fegato -- e come sappiamo, il confine è molto sottile. 
Ora, il secondo topic riguardava ciò che è successo oggi. Immagino lo sappiano già tutti, ma faccio un breve riassunto della questione.
  • Tre giorni fa, Liam ha postato questo video, con la descrizione: "New fifth member? I think so". 
  • Di conseguenza (almeno suppongo) è successo tutto questo (e ne approfitto per creditare le immagini che molto pigramente sto usando a #PLCUM):  
E al tempo stesso:
Ora, a difendere quell'arrogante attaccabrighe di Naughty Boy nemmeno ci provo, né mi interessa farlo: ha un atteggiamento innegabilmente strafottente e antipatico -- ma shame on all of you se lo insultate per il suo aspetto fisico, perché sono una convintissima sostenitrice di #everybodyisbeautiful. 
Per quanto mi riguarda è indifendibile anche quell'arrogante attaccabrighe di Louis, nonostante io abbia sinceramente amato ogni sua risposta -- che ci posso fare, è sassy as fuck e adoro quando si comporta da così. Sono infatti dell'idea che le persone famose facciano più bella figura a non rispondere alle provocazioni, piuttosto che a esibirsi in questi (okay, esilaranti) teatrini. (E questo mi porta all'ipotesi che Louis stia dando il meglio di sei solo per farsi pubblicità -- e, nonostante tutto, andrebbe benissimo così.)
Sono qui a difendere Zayn Malik, che pure non è che uno stinco di santo né meno attaccabrighe degli altri. Sono sempre stata dell'idea che non dovevamo dare per scontato che i tweet di NB fossero anche "da parte" di Zayn e ne sono convinta anche ora. Penso che Zayn abbia intrapreso una strada e che Louis non abbia minimamente accettato la cosa (e, anche se non so quali sono, sono sicura che abbia le sue motivazioni). Frecciata dopo frecciata, Zayn ha deciso di farsi sentire: in quel momento magari erano insieme e, be', credo che chiunque avrebbe difeso il proprio amico se pubblicamente insultato. Sì, gente, se la mia migliore amica insultasse una mia altra amica pubblicamente e con insistenza, a una certa le dire: "Senti, amore, la pianti?" E credo che chiunque di voi lo farebbe. O almeno la maggior parte. Magari con modalità diverse, ma noi non sappiamo con esattezza quali siano le dinamiche tra Louis e Zayn, in che rapporti siano rimasti. Teoricamente, anche se un'idea ce la siamo fatta, non sappiamo nemmeno chi ha fatto torto a chi. Tanto per dirne una, non sappiamo nemmeno se si parlano ancora oppure si sono chiusi le porte in faccia, chi ha chiuso fuori chi. 

In sostanza, nessuna di noi, me in primis, sa di cosa sta parlando. Lo scopo di usare i social in questo modo è far parlare di sé, a mio avviso, motivo per cui ho proprio evitato di stare a pensarci troppo. L'unico motivo per cui ho scritto questo post, oltre ad aver voglia di farlo, è che mi sono stancata di sentire gente che giudica e insulta persone che non conosce, le loro scelte e i loro comportamenti senza minimamente provare a mettersi nei loro panni né mettersi in dubbio né in discussione.
Siccome, spero che tutti lo sappiano, sono apertissima alle discussioni, vi invito a dirmi la vostra in un commento, oppure a contattarmi su ask, anche in anonimo, senza problemi. Ma ora concludo.
Scusate se sono una persona paraculo e rompipalle, ma sono cresciuta credendo fermamente nel consiglio di questo adorabile coniglietto e, tanto per essere paraculo e rompipalle fino in fondo, ve lo ripropongo.




1/02/2015

Blablabla, 2015


La parte più triste di avere un tablet nuovo di pacca è scoprire che non funzionano né l'app di nowvideo né quella di blogger. E se per la seconda ho potuto semplicemente optare per la versione browser, al primo problema non ho ancora trovato una soluzione e inizio a deprimermi un pochino, ma non ci pensiamo, che l'anno nuovo è appena iniziato. (Però si accettano consigli, perché io vvb e voi mvb.)
Oggi di fandom parliamo poco, volevo cercare di infondere un po' di positività per l'anno nuovo. 
E, credo, in questi giorni è il compleanno del blog. Ciao, blog, tanti auguri! ♥. Non so a quant--
Oddio, no, fermi tutti. 
Oggi è il compleanno di questo blog!
Ricordo di averlo aperto con una lista di nuovi propositi/desideri per il 2014 e, gh, non la riguardo perché di quel che ho scritto temo di non aver fatto quasi nulla (non è vero che non lo farò: appena finisco di scrivere corro a rileggerla, ma mentre scrivo non l'ho ancora letta, ecco).
Aw, blog mio, ti voglio bene, grazie di aver compiuto un anno. Cioè, auguri, non grazie. Okay, basta.
Quello che vorrei fare oggi, è... sì, un'altra lista di propositi, ma un po' diversa. Si tratta di qualcosa che vorrei condivideste (non sui social (cioè anche, se vi va)).
Ebbene, ecco il pappone di inizio anno.
Stavo pensando questa mattina che è davvero impossibile che nel 2014 siano succede solo cose brutte o, peggio, che non sia successo assolutamente nulla. Il trecentosessantacinque giorni qualcosa devo pur averlo fatto, no? Non proprio sempre, ma almeno ogni tanto.
E qui, credo, è tutto un problema di umore o memoria: all'inizio di un nuovo anno sono sempre un po' malinconica, anche se una parte di me si dice pronta e propositiva a rendere il nuovo tempo migliore di quello passato, a fare tutto ciò che non ho ancora fatto. Eppure alla fine l'umore è quello che è e, mentre la mente guarda indietro alla ricerca di tutte queste belle cose che devo per forza aver fatto, perché sono sicura di averle fatte, anche se non me le ricordo, riesco a focalizzarmi solo su questo senso di vuoto e inutilità che bene o male mi è causato dall'idea di aver sprecato un anno. 
Il punto è, capiamoci, che io non ho sprecato un anno. Nessuno di noi ha sprecato un anno, anche se non riesce a pensare a niente di buono. Per cui, amici malinconici, andate a scavare nei ricordi (materiali) che avete tenuto da parte, confrontatevi con gli amici e i parenti e unite insieme i pezzi mancanti del puzzle. Sfogliate i vostri diari, le agende, se è proprio necessario anche le timeline di twitter, facebook, instagram e tumblr. Guardate i risultati sul libretto universitario --e se non sono quelli desiderati, considerateli un punto di partenza, perché quest'anno si va avanti partendo da lì e si migliora per forza--, gli scontrini conservati nei portafogli, tutte queste cavolo di selfie, che io odio dal profondo e non ho, ma a volte aiutano a fermare un ricordo. Unite i puntini possibilmente senza l'aiuto dell'applicazione di facebook, che è di una tristezza unica. O se lo fate, non condividetela col mondo: certe cose sono vostre, non gettate perle ai porci, cavolo.
E quest'anno, fate in modo che l'anno prossimo inizi in modo positivo. Giorno dopo giorno accumulate ricordi (magari non tutti materiali, o si finisce sepolti in casa), pensieri positivi, testi canzoni, esperienze. Fate in modo di ricordarle tute, perché ciò che si è fatto è il punto di partenza per ciò che faremo. 
Tenete conto del fatto che "sbagliando si impara", ed è una verità, non solo una frase fatta. O, se credete che non sia vero, fate in modo che lo diventi: imparate dai vostri errori; le cose non sempre accadono da sole, bisogna farle accadere. 
Se una persona non accetta i vostri gusti (e sto pensando a quelli musicali, per ovvi motivi, ma vanno bene tutti) sono solo affaracci suoi. Non bisogna pensarla per forza allo stesso modo per essere amici o convivere, basta accettare le opinioni altrui. Se ho vent'anni e ascolto gli One Direction, ho semplicemente vent'anni e ascolto gli One Direction, non ho la lebbra e non ho stuprato nessuno. 
Se hai sedici anni e i tuoi amici ti prendono in giro perché ascolti musica da bambini/depressi/satanici/troppo commerciale/troppo hipster/troppo sconosciuta/troppo qualunque cosa, tu sorridi e canta a squarciagola la tua canzone preferita, ché son solo problemi loro. 
Trattiamo gli altri come vorremmo essere trattati, siamo onesti con noi stessi e con chi ci sta attorno; non abbiamo paura di ciò che siamo, di ciò che ci piace, di ciò che abbiamo, di ciò che pensiamo e di ciò che facciamo (se lo facciamo con un motivo). 
Fate progetti e impegnatevi sempre e comunque; dopo un fallimento rialzatevi, perché ogni caduta non è che un nuovo punto di partenza e un'occasione, magari, per ricominciare da capo e fare meglio.
Cercate di essere sempre ottimisti e, se state passando un periodo buio, se è possibile non chiudetevi in voi stessi. Non abbiate paura di chiedere aiuto, di essere sinceri; ascoltate chi vi vuol bene, chiedete il loro parere se ne avete bisogno, date il vostro se ne sentite la necessità.


La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce.

Facciamo del nostro meglio! Auguro a tutti un ottimo 2015 e speriamo vada tutto per il meglio.

10 ship e 20 domande


Tempo fa ho trovato questo gioco su facebook. Non ricordo assolutamente chi lo avesse condiviso o cosa avesse risposto, so solo che dopo aver risposto alle domande me ne sono vergognata e non l'ho pubblicato. Il perché non lo so, se ve lo state chiedendo, infatti oggi eccomi qui a condividerlo con voi, senza aver praticamente modificto nulla.
Buon anno nuovo a tutti!



Scegli 10 ship senza leggere le domande.
  1. Peter/Gamora
  2. Scott/Jean
  3. Zouis
  4. James/Lily
  5. Ron/Hermione
  6. Johnlock
  7. John/Mary
  8. Zoe/Wade
  9. Jake/Tamara
  10. Chem/Lena (Quale bizzarra varietà.)
1: Ricordi l'episodio/scena quando hai iniziato a shippare la n.6?
Colpa di Babi, li shippavo prima ancora di guardare la serie tv. Li ho shippati ad ogni singolo "we're not a couple" e "I'm not his date" di John.
2: Hai mai letto fan fiction sulla coppia n. 2?
Nope, never. Dovrei però. 
3: Una foto della n. 4 è mai stato il tuo screen saver / profile picture / tumblr avatar?
Nnnnnno, perché mi sono sempre vergognata troppo per poter mettere foto degli One Direction in qualunque luogo visibile. Ma ne ho salvate a quintali.
5: Perchè la n.1 è così importante?
Oh, non è affatto importante. Dovevo metterle in ordine di importanza? Non era scritto da nessuna parte! DDD: Be', comunque ha il primo posto perché è l'ultima coppia che ho iniziato a shippare, per cui è stata la prima che mi è venuta in mente. È così importante perché guARDIANI DELLA GALASSIA è UNA FIGATA e non ho mai sghignazzato tanto guardando un film, probabilmente.
6: La 9 è una coppia divertente o seria?
Divertente e ridicola. Non so nemmeno perché l'ho messa in lista ahaha
7: Fra tutte le ship elencate, quale ha più chimica??
Johnlock.
8: Fra tutte, qual è la ship che ha il legame più forte?
James/Lily.
9: Da quanto tempo sei nel fandom della n.10?
Ohhhh, da un sacco di tempo! Credo che Kebab for breakfast sia la prima serie tv di cui mi sono innamorata, nonostante non sia niente di che. Ha il mio cuore quella serie.
10: Quale coppia è durata più a lungo?
Romione, perché, be', loro non sono morti e invece James e Lily sì, per cui si suppone che la loro storia d'amore continui forever...
11: Quante volte si sono lasciati la n.6?
Diciamo due, ma non sono mai stati insieme, è stato un "lasciarsi" diverso. Forse tre.
12: Se il mondo sarebbe improvvisamente spinto in una apocalisse zombie , quale coppia lo farebbe uscire vivo , 2 o 8 ?
Be', in effetti è una domanda lecita, no? Un barista pseudo bad boy e una dottoressa con manie di protagonismo e la maturità di un bambino di cinque anni oppure due X Men? Non saprei.
13: La n.7 ha mai dovuto nascondere la propria relazione, per qualsiasi motivo?
Che io ricordi no, mai.
14: La 4 sta ancora insieme?
Nell'aldilà, ma sì, immagino.
15: La 10 è canon?
Yuuuuuup! *___* Gioia e giubilo!
17: Qualcuno ha mai provato a sabotare il rapporto della n.5?
Lavanda Brown e Victor Krum! Non che loro stessero insieme, ma va be'. E ci ha provato anche Cormac Mclaggen.
18: Quale coppia vorresti difendere fino alla morte e oltre?
Nessuna. Nel senso, io detesto le shipwar e le mie ship non se le caga quasi nessuno e io sono felicissima così.
19: Passi il tempo a guardare su Tumblr la pagina della n.3?
BEccata AHAHAHAHAH sì, decisamente sì.
20: Se una strega cattiva disceso dal cielo ti ha detto che si dovesse scegliere una delle dieci coppie da spezzare per sempre , altrimenti lei li avrebbe uccisi, qual e la coppia vorresti sprofondare ?
Oh, God, Jake e Tamara, che povero Jake, se lo merita.